Il presidente Bernard Giudicelli della Federazione francese di tennis, non esclude che il Roland Garros (secondo dei tornei del Grande Slam in ordine cronologico), possa rimanere in calendario a porte chiuse, slittando al 20 settembre (la data era fissata per il 24 maggio).
La Federazione francese ha deciso a metà marzo di spostare il Grande Slam e questo ovviamente, ha suscitato un vero terremoto nel mondo del tennis. “Abbiamo preso questa decisione in modo consapevole e responsabile. Il torneo è il motore del tennis in Francia. Dobbiamo proteggere i nostri atleti, sono la priorità”.
La possibilità di riprendere in modo “alternativo”però, si fa sempre più concreta. Come per altri sport, anche gli appassionati di tennis, dovranno adattarsi allo scenario imposto dalla pandemia, che è riuscita in pochi mesi a sovvertire tutto: porte chiuse, pubblico a casa, silenzio surreale. Lo spettacolo si spegne, ma è il business a pagarne il prezzo più alto.
Qualche giorno fa il Ministro dello Sport francese, Roxane Marcineau, aveva escluso la possibilità di far ripartire qualsiasi tipo di evento sportivo, anche a porte chiuse. A cambiare tutto è stato Bernard Giudicelli, che in un’intervista ha dichiarato: ”Giocare sarebbe comunque preferibile, perché permetterebbe la messa in moto del business. Mi riferisco ai diritti televisivi e agli sponsor. Sono aspetti che non possono essere trascurati”. La scelta di “forzare” il calendario facendo accavallare il Roland Garros con altri eventi, ha generato molte critiche, ma Giudicelli ribatte: “Ci siamo posizionati il più lontano possibile nel calendario, con l’obiettivo di non danneggiare i grandi eventi, senza coinvolgere nessun Masters 1000 o Slam. L’evoluzione degli eventi sembra dimostrare che abbiamo fatto bene”.