Non avrei mai immaginato di poter scrivere questo articolo in occasione di una vittoria così importante. “Pierre Gasly vince il gran premio d’Italia”, quelle parole risuonano ancora nella mia testa quasi fossero estrapolate da un sogno. E invece è la realtà: il pilota francese dell’Alpha Tauri ha festeggiato davvero sul gradino più alto del podio.
Sembra di vivere un flashback dello scorso anno: l’inno di Mameli sul podio e un ragazzo dagli occhi cristallini che, incredulo, sorride al sogno di una vita finalmente realizzato.
Ma chi è davvero Pierre Gasly, il pilota francese di cui parlano tutte le prime pagine sportive della settimana?
Il protagonista di questo articolo ha intrapreso la carriera nei kart nel 2006, per finire nel 2010, quando arrivò secondo nel campionato europeo.
L’avventura di Gasly sulle monoposto inizia con la Formula 4 francese, che abbandona dopo 7 podi per entrare a far parte della Formula Renault e della Tech 1 Racing.
A partire dal 2014, il pilota viene ingaggiato dal Red Bull Junior Team, il programma volto a formare i giovani piloti della famosa scuderia.
Nello stesso anno, Pierre Gasly debutta in GP2 proprio a Monza e si laurea campione nel 2016. Nello stesso anno prende parte all’E-prix di New York ottenendo punti.
Dopo aver effettuato alcuni test per la Toro Rosso e la Red Bull, nel 2017 il giovane francese partecipa alla sua prima gare in F1 sostituendo Kvyat in Malesia.
L’anno successivo, Pierre Gasly firma il suo primo contratto con la Toro Rosso come pilota titolare.
Nel 2019, il rookie della scuderia di Faenza viene ingaggiato dalla Red Bull in sostituzione di Ricciardo. I giorni con uno dei top team sono, però, contati. Dopo pochi mesi, precisamente ad agosto, Gasly rientra in Toro Rosso al posto di Albon.
Oggi, Pierre Gasly corre per l’Alpha Tauri (ex Toro Rosso) e ha conquistato uno dei traguardi più ambiti della carriera di ogni pilota: la vittoria al circuito di casa.
Il giovane francese era grande amico di Anthoine Hubert, il pilota della F2 scomparso lo scorso anno a causa di un incidente in pista. E’ proprio al compagno di mille avventure sui kart e nelle categorie minori che Gasly ha voluto dedicare il suo grande successo.
È stato l’uomo giusto al momento giusto: con una Ferrari così deludente, ogni tifoso davanti allo schermo ha fatto il tifo per lui, il giovane con la macchina italiana.
Pierre Gasly ha riacceso la speranza nel cuore dei fans e ha fatto capire ad ogni spettatore che, a volte, il destino può essere dalla nostra parte nonostante le mille difficoltà.
Dedico questo articolo ad un pilota di cui si è sempre parlato poco nel paddock, ad un ragazzo che ha realizzato il suo sogno e, chissà, ad un futuro campione di questo sport.