Lorenzo Sonego si sveglia in finale. Il suo sogno viennese, che lo ha visto entrare nel tabellone dell’Atp 500 locale da lucky loser e arrivare fino alla finale, battendo nel mezzo il numero uno del mondo Djokovic, è finito contro il crudo realismo del russo Andrey Rublev. Un doppio 6-4 che conferma il momento super del tennista russo, alla 19esima vittoria nelle ultime 20 partite giocate. Rublev, grazie a questa vittoria, si qualifica anche matematicamente per le Atp Finals di fine anno.
Finisce così dopo un’ora e 18 minuti la finale tra l’azzurro Lorenzo Sonego e il russo Rublev. Quest’ultimo non ha lasciato scampo all’italiano, grazie al servizio e al gioco da fondo campo. Per Lorenzo resta comunque l’impresa di aver raggiunto per la prima volta in carriera una finale Atp 500, che gli vale il 32esimo posto nel ranking mondiale, che vorrebbe dire testa di serie nei prossimi Australian Open.
Il russo si conferma un ostacolo invalicabile per chiunque quest’anno. Dopo il titolo vinto a Doha, il tennista di Mosca si ripete la settimana successiva ad Adelaide sconfiggendo in finale Harris. Dopo lo stop causato dalla pandemia (prima vari bruschi stop nei tornei di Rotterdam e Dubai, mentre agli Australian Open ha raggiunto gli ottavi), torna in campo a Cincinnati dopo esce subito fuori. Ma è dagli Us Open che inizia il momento magico del russo, che raggiunge per la prima volta in carriera i quarti in uno Slam (sconfitto dal connazionale Medvedev), poi raggiunge la finale ad Amburgo dove vince il primo titolo Atp rimontando Tsitsipas. Al Roland Garros bissa il miglior piazzamento in un Major dove viene sconfitto ai quarti da quel Tsitsipas che lo aveva battuto poco prima. Sale ancora di posizioni raggiungendo l’ottava piazzamento conquistando il torneo di San Pietroburgo, anch’esso valevole 500 punti. Completa il suo straordinario anno con la conquista del terzo trofeo Atp 500 oggi, sconfiggendo in finale Sonego a Vienna.