Accento tedesco, occhi azzurri puntati al cielo e sorriso stampato sul volto, sono questi i primi ricordi che ho di Sebastian Vettel quando accendevo la TV durante le domeniche d’estate per tifare la Ferrari.
Il quattro volte campione del mondo, dopo una carriera assai fortunata con la Red Bull, arrivava a Maranello per riaccendere nei tifosi la speranza che da tempo mancava.
E così il tempo passava e la Rossa sembrava finalmente rialzarsi da un periodo buio e quasi privo di soddisfazioni dopo l’ultimo mondiale vinto nel 2007 da Kimi Raikkonen.
Il tedesco conquista il gradino più alto del podio per la prima volta in Malesia, per poi ottenere altre due vittorie nello stesso anno. Il protagonista di questo articolo, inoltre, porta a Maranello una pole position dopo 61 GP dall’ultima volta.
Dopo un 2016 privo di vittorie, Vettel conquista il primo posto al primo GP della stagione 2017 in Australia.
La Ferrari replica a Monaco, dove Seb e Kimi, rispettivamente primo e secondo, portano la Rossa sul podio con la prima doppietta dopo quasi 7 anni.
Nel 2018, Vettel conquista la vittoria a Melbourne, la doppietta in Bahrein e il primo posto in Canada, Inghilterra e Belgio.
La stagione 2019 non è delle più brillanti per il campione tedesco, che raggiunge la vittoria solo nel GP di Singapore, dopo un gioco di scuderia con Charles Leclerc, che arriva secondo portando la doppietta in casa Ferrari.
Il 2020 è l’anno più difficile per Sebastian. Dopo la chiusura del contratto con il team di Maranello, il tedesco appare sempre più lontano dal podio e la SF1000 è un flop totale. La stagione si conclude senza neanche una vittoria.
“Una bella storia con un brutto finale”
È così che il campione ha definito la sua carriera con la Ferrari.
Vettel ha ammesso più volte di aver sempre desiderato vincere un mondiale con la Rossa, possibilità purtroppo negata dalle circostanze.
Oggi Sebastian lascia la scuderia di Maranello cantando in italiano con l’applauso del team in sottofondo.
Con il GP di Abu Dhabi si chiude un’era per la Ferrari, un periodo di speranza per i tifosi, un’occasione di portare il nome dell’Italia di nuovo sul tetto del mondo.
Oggi si spegne troppo presto quella stella vestita di rosso che non ha avuto tempo per brillare ed è caduta così, in una notte stellata degli Emirati Arabi e ha portato via i sogni di chi, come me, credeva ancora nel pilota tedesco che ha trionfato per ben quattro volte sul gradino più alto del podio.
Sebastian sorride e si incammina verso un nuovo percorso con un’altra scuderia con qualche conto in sospeso con una storia che avrebbe voluto scrivere diversamente, ma con il cuore pieno dell’amore che solo i tifosi, il rosso fiammante e questo Paese sa dare.
Oggi la Rossa guarda al futuro con il contratto pluriennale di Charles Leclerc, destinato a correre a Maranello fino al 2025 e con Sainz, che rimarrà in scuderia fino al 2022.
È proprio al suo compagno di squadra che Sebastian Vettel ha voluto riservare una dedica speciale:
“Per Charles, sei il pilota più talentoso le abbia mai incontrato in 15 anni di Formula 1. Non sprecare questo, ma cerca sempre di felice e di sorridere qualunque cosa tu faccia. Grazie di tutto.”
Sebastian Vettel
È così che il pilota tedesco saluta il suo giovane collega dopo tante incomprensioni e alti e bassi che hanno caratterizzato il rapporto dei due compagni di squadra.
Sebastian se ne va via così, pieno di speranza per il suo futuro in Aston Martin e pronto a combattere contro quel ragazzo che è cresciuto con lui nei box e in cui, forse, si riconosce un po’.
Oggi salutiamo Sebastian e lo ringraziamo per il supporto che ha saputo dare alla squadra, per il suo italiano cantato e parlato a suo modo, per il sorriso e l’immensa professionalità dimostrata anche quando le cose andavano davvero male.
Ora la Ferrari aspetta un altro tedesco con un cognome assai noto nel mondo delle corse legato a Seb da un rapporto speciale perché, se la storia è destinata a ripetersi, il vento destino sta tirando nella direzione giusta.
“Sarò contento se potrò aiutare Mick come Michael fece con me”
Sono queste le parole spese dal protagonista di questo articolo verso il giovane destinato (da qui a qualche anno) ad arrivare a Maranello.
Auguriamo a Sebastian il futuro migliore di sempre, per chi ha saputo vedere il suo talento attraverso le mille difficoltà di questi anni, Vettel è più di un campione del mondo.