«Perché si dice che il profumo dell’asfalto, una volta che l’hai sentito, sia come una droga: non puoi più farne a meno e torna la scarica di adrenalina ogni volta che si spegne l’ultimo semaforo.»
G. Fisichella, Il profumo dell’asfalto
Per i campioni non è facile, dopo una carriera ricca di adrenalina e momenti di gloria, dire addio al mondo delle corse per lasciare il testimone a piloti più giovani, più veloci, e magari anche più ammirati.
È sempre struggente dire addio ad un passato che li ha visti trionfare ed entrare nella storia della Formula1.
L’addio ai podi, alle piste e alla fama risulta sicuramente più facile se a prendere il loro posto è qualcuno a loro molto vicino, qualcuno che è cresciuto con la passione per la velocità nel sangue.
Il mondo delle corse è stato da sempre segnato da piloti che si sono rivelate vere e proprie leggende e che hanno passato il testimone ai loro figli.
Oggi in pista non è difficile riconoscere dei cognomi già noti alla F1 e non solo…
Un esempio perfetto che potrà riconoscere anche chi si è avvicinato da poco a questo mondo è quello di Mick Schumacher, figlio del “Kaiser” Michael Schumacher che ha scritto la storia di questo sport dagli anni novanta fino al 2012. Mick ha vinto il campionato di F2 lo scorso anno, ha partecipato al programma di formazione dei giovani piloti Ferrari e oggi corre con il team Haas. Chissà che un giorno anche lui entrerà nella scuderia Rossa tanto ambita.
Tra i cognomi che compaiono due volte in pista c’è sicuramente quello di Max Verstappen, figlio di Jos Verstappen. Quest’ultimo ha corso con le monoposto in Formula1 gareggiando con team britannici e italiani fino al 2003 senza mai totalizzare risultati straordinari.
Oggi suo figlio Max sta riscattando questa fama raggiungendo podi, tempi al limite e sorpassi da brivido.
La storia nel mondo dei motori passa di generazione in generazione anche per Carlos Sainz, figlio dell’omonimo campione di kart e del Rally Dakar, che ha trasmesso al figlio la passione per la velocità che lo ha portato in F1.
Anche se non appartiene a questo mondo ormai da qualche anno, è impossibile per i tifosi dimenticare Nico Rosberg, figlio dell’ex campione del mondo Keke Rosberg. Vivendo a Montecarlo, la passione delle corse arriva sin da piccolo e, incoraggiato da suo padre, il pilota tedesco affronta tutte le categorie minori per arrivare a vincere il titolo mondiale in F1 nel 2016.
Anche per Kevin Magnussen, ex pilota della Haas, il sogno del podio arriva da suo padre Jan Magnussen, che lo ha introdotto nel mondo delle corse e lo ha visto superare i suoi stessi risultati.
Per tutti gli amanti delle corse e soprattutto del giornalismo sportivo è impossibile non riconoscere la voce di Jaques Villeneuve durante le dirette dei GP. Il pilota canadese che oggi racconta ai tifosi le gare e commenta le straniere dei vari team è stato avviato alla carriera automobilistica da suo padre Gilles Villeneuve.
Charles Leclerc ha iniziato a correre da piccolo grazie a suo padre che lo fece allenare sui kart sin da bambino al fianco di Jules Bianchi, anche lui pilota Alfa Romeo scomparso a causa di un incidente nel 2014. Hervé Leclerc ha gareggiato in Formula3 negli anni ‘80 e ha avviato sia Charles che il fratello Arthur (oggi nella Ferrari Driver Academy) alla carriera automobilistica. Hervé Leclerc scompare nel 2017, alla vigilia del GP di Azerbaigian, nel quale il figlio non solo vince, ma conquista anche la pole position e il giro veloce. Adesso, quando dopo aver conquistato il gradino più alto del podio Charles guarda il cielo, non serve chiedersi il perché.