?Il 23 aprile 2012, in un sito sconosciuto chiamato Memecrunch, è apparsa l’immagine che un giorno sarebbe diventata il simbolo dell’evoluzione della comunicazione umana?. Pubblicato inizialmente in forma anonima, era originariamente intitolato “Sad Michael Jordan“.? Era semplice e diretto, ma in qualche modo universale: un’immagine del volto sconcertato, sopraffatto e intriso di lacrime dell’icona del basket Michael Jordan?. L’immagine del triste Michael è rimasta “dimenticata in un cassetto per anni”, ma a seguito della grande rivoluzione social, è stata ripescata, prendendo piede come “Crying Jordan“, che nel 2015, è diventata la foto virale per eccellenza?, a tal punto da risultare noiosa. Negli ultimi anni ha girato il mondo in tutte le forme possibili: tagliata in tutte le forme, replicata in un canestro come cornice, trasformata in un cartone animato, un disegno, la copertina di un album, una statua dei Mets, sovrapposta al corpo di una suora, un papa, un santo, la barba di un giocatore NBA e la calvizie di un altro.? È stato menzionata in “Jeopardy!“, al memoriale di Kobe Bryant e all’interno della Casa Bianca⭐️. E ora, un decennio dopo la sua prima apparizione al grande pubblico, è ufficiale: Crying Jordan è il più grande meme sportivo di tutti i tempi?.
Il triste Michael Jordan risale al settembre 2009, quando il cinque volte MVP dell’NBA è stato inserito nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame?. Il fotoreporter di lunga data dell’Associated Press Stephan Savoia era lì, all’interno di una gremita Springfield Symphony Hall nel Massachusetts, a seguire l’evento insieme a un piccolo gruppo di cinque o sei fotografi giornalisti?. E durante i quasi 60 secondi di standing ovation che Jordan ha ricevuto, Savoia ha detto che le telecamere all’interno del pool di stampa ronzavano mentre il GOAT si dirigeva verso il palco per il suo discorso di accettazione. Sul podio, Jordan è stato sopraffatto dall’accoglienza ruggente della sua famiglia, dei suoi compagni di squadra Bulls, Dean Smith, del suo allenatore in North Carolina, David Thompson, il suo eroe d’infanzia, e persino di concorrenti come John Stockton e Isiah Thomas?.
Preso dal momento, Jordan ha fatto qualcosa di scioccante?, qualcosa che il pubblico non aveva visto al di fuori dell’arena del basket?: ha iniziato a piangere. Espressione inedita da ogni altra immagine che abbiamo visto nel tempo di Jordan che, fino a quel momento, era stato l’immagine della concentrazione d’acciaio e del combattente senza paura? durante tutta la sua carriera⚔️. Fortunatamente, Savoia, vincitore anche di un Premio Pulitzer?, ha capito la potenza e il significato del momento‼️.
Fonte: ESPN.COM