Probabilmente non sarà la persona più simpatica da incontrare nella vita, ma è fuori da alcun dubbio che su un campo da calcio è semplicemente stratosferico. Kylian Mbappé è oggi come oggi il giocatore più forte del mondo, con buona pace degli eterni duellanti Messi e Cristiano Ronaldo. Basterebbero solo i numeri per far capire lo strapotere del neanche 24enne attaccante (li compirà il prossimo 20 dicembre) transalpino: 221 reti in 309 presenze con i club, 33 gol in 63 partite con la nazionale francese e 9 gol ai Mondiali, già vinti peraltro nel 2018. La doppietta contro la Polonia è stata realizzata con una facilità disarmante, due conclusioni violente e chirurgiche allo stesso momento. Si può facilmente capire perché il Paris Saint Germain abbia smosso mari e monti (e Macron) per trattenerlo, allontanando la corte del Real Madrid (cosa potrebbe combinare nella squadra di Ancelotti è cosa che voi umani potete solo immaginare).
La Francia dunque ha il suo totem e si aggrapperà a lui anche nella sfida dei quarti di finale contro l’Inghilterra, anche se Didier Deschamps ha molto materiale da utilizzare attorno al fuoriclasse parigino. In questi casi è d’uso comune scomodare i grande del passato per fare il giochino dei paragoni, ma francamente uno come KM10 nella storia del calcio non c’è mai stato. Piuttosto può essere un frullato di qualità dei fuoriclasse del passato: l’intelligenza di Pelè, la velocità di Henry, la potenza di Eusebio e la freddezza di Ronaldo (il Fenomeno). Una cosa è certa: Mbappè è ancora all’inizio di una carriera che può davvero segnare la storia del calcio. Per sempre. Dopo Qatar 2022 si ritufferà nel Psg, con il solo obiettivo di regalare la prima Champions League della loro storia ai parigini. Quello che verrà dopo non lo si può sapere, ma restate connessi perché uno come lui marchia a fuoco con il suo nome tutto quello che fa. Soprattutto i gol, tanti e spesso molto belli.