Domenica da dimenticare per la Ferrari al Gran Premio di Cina. Dopo il buon risultato della Sprint, la Scuderia di Maranello si era preparata con ottimismo per il GP di Shanghai, ma il weekend è finito con una doppia squalifica che ha annullato i piazzamenti di per sé deludenti di Charles Leclerc (quinto) e Lewis Hamilton (sesto). La FIA ha rilevato due infrazioni tecniche durante i controlli post-gara, con entrambe le vetture non conformi alle normative. Il primo a essere penalizzato è stato Charles Leclerc. La sua SF-25 è stata trovata sotto il peso minimo di 800 kg: durante i controlli, la monoposto del monegasco pesava solo 799 kg. La Ferrari ha confermato che si è trattato di un errore in buona fede, dovuto alla gestione della strategia di gara, che ha portato a un eccessivo consumo delle gomme e una conseguente perdita di peso della macchina. Il team ha sottolineato che non c’era alcuna intenzione di manipolare il peso della vettura, ma ha deciso di non fare ricorso
Nel caso di Lewis Hamilton, la monoposto è risultata irregolare a causa dello spessore del “plank”, l’elemento in legno posto sotto il fondo della vettura. Durante i controlli post-gara, è emerso che lo spessore del plank variava tra gli 8,5 e gli 8,6 mm, mentre il regolamento impone un minimo di 9 mm. Questo errore è probabilmente stato causato da un eccessivo sfregamento del fondo con l’asfalto, che ha ridotto lo spessore dell’elemento, comportando la squalifica di Hamilton e l’estromissione dalla classifica finale.
Va ricordato che lo stesso Hamilton, sette volte campione del mondo, aveva già ricevuto una squalifica per lo stesso motivo durante il GP degli Stati Uniti nel 2023, quando correva con la Mercedes. In quella occasione, anche Charles Leclerc era stato squalificato per una violazione simile.
La FIA ha rilasciato un comunicato che conferma le squalifiche di Leclerc, Hamilton e Pierre Gasly (Alpine), anch’egli escluso per il peso sottoposto della vettura. Nel comunicato si legge: “I valori sono inferiori ai 9 mm specificati nell’art. 3.5.9 del regolamento tecnico. Nel colloquio con i commissari, il team ha confermato che la misurazione è corretta e che tutte le procedure sono state svolte correttamente. La squadra ha anche riconosciuto che non c’erano circostanze attenuanti e che si è trattato di un vero errore del team“.
A beneficiare del disastro Ferrari è stato Carlos Sainz, ex pilota della scuderia di Maranello. Il pilota spagnolo, ora in Williams, è riuscito a ottenere i suoi primi punti stagionali proprio grazie a queste esclusioni.
Di seguito il comunicato della Ferrari:
“A seguito delle verifiche tecniche della FIA dopo la gara entrambe le nostre vetture sono state trovate non conformi al regolamento per ragioni differenti. La vettura numero 16 è risulata essere 1 kg inferiore al peso e il pattino posteriore della vettura numero 44 è stato trovato 0,5 mm sotto al limite. La strategia di Charles era impostata su un’unica sosta e il suo consumo di gomme è stato molto alto, per questo l’auto è risultata sottopeso. Per quanto riguarda Lewis, abbiamo giudicato male il consumo di poco. Non c’è stata alcuna intenzione di avere vantaggi, impareremo da ciò che è successo oggi per non rifare questi errori. Non è il modo in cui volevamo finisse il nostro weekend di gare in Cina, né per noi né per i nostri fan il cui sostegno è incondizionato“.