Eppur si muove, forse. Il Milan 2025/2026 è ancora nella testa dei suoi dirigenti, forse solo nella testa di Giorgio Furlani, che sta lavorando sottotraccia al nuovo assetto tecnico della prossima stagione rossonera. Detto che la squadra è concentrata sulle ultime 4 giornate di campionato e, soprattutto, sulla finale di Coppa Italia contro il Bologna in programma il prossimo 14 maggio allo stadio Olimpico di Roma. Quello che appare chiaro è che anche se Sergio Conceicao dovesse portare nella bacheca milanista il secondo trofeo stagionale Milanello non sarà il domicilio dell’allenatore portoghese anche dopo giugno. In attesa di capire chi sarà il nuovo direttore sportivo, ci sono le idee per l’allenatore e dopo Conceicao ci potrebbe essere un altro ex Lazio sulla panchina del diavolo: Maurizio Sarri. il 66enne allenatore, non è un mistero, era stato già contattato dal Milan nei giorni del licenziamento di Paulo Fonseca, ma l’ex allenatore di Napoli e Juventus non avrebbe mai accettato un contratto di soli 6 mesi.
Ora la situazione è molto diversa, Sarri avrebbe modo di plasmare la squadra dal primo giorno e dare indicazioni anche per quanto riguarda il calciomercato estivo. D’altronde ad una prima occhiata il Milan attuale sarebbe già praticamente pronto per il Sarri-ball, con il suo 4-3-3 come marchio di fabbrica. Un modulo che in questa stagione spesso è stato invocato da tifosi e addetti ai lavori, prima che Conceicao virasse sul 3-4-3 che tante bene sta facendo (per il momento). Sarri al Milan ritroverebbe anche Ruben Loftus-Cheek, uno dei suoi pupilli al Chelsea nella stagione 2018/2019, quando i Blues vinsero l’Europa League, competizione che i rossoneri giocherebbero in caso di vittoria della Coppa Italia. L’idea Sarri potrebbe diventare ancora più concreta, paradossalmente, in caso di mancata partecipazione del Milan alle prossime coppe europee. E’ risaputo quanto il tecnico toscano ami lavorare in settimana e quanto sia maniacale l’attuazione delle sue idee.
Sarri e il Milan si sono sfiorati una decina di anni fa, quando l’Empoli stupì la Serie A e Berlusconi pensò proprio all’allora tecnico degli azzurri, ma poi i rossoneri affidarono la panchina al compianto Sinisa Mihajilovic e Sarri invece andò al Napoli, dove fece benissimo. Il rebus allenatore-direttore sportivo continua a Casa Milan e durerà ancora per un po’ di tempo, tutto può cambiare da un giorno all’altro. Il conclave milanista continua, ma per la fumata rossonera ci vorrà ancora del tempo, queste è una delle poche sicurezze del diavolo di questi tempi.