Il caos Brescia continua a tenere con il fiato sospeso il campionato di Serie B, bloccando anche i playout. Lo scontro Salernitana-Frosinone, infatti, è ancora in fase di stallo a causa delle gravi irregolarità riscontrate nei conti del club lombardo.
Tutto è iniziato domenica 18 maggio, quando l’organo di vigilanza della FIGC, la Covisoc, ha individuato anomalie significative nei pagamenti effettuati dal Brescia, in particolare legate all’uso di crediti d’imposta. In effetti sembrerebbe che la società abbia utilizzato tali strumenti fiscali per versare stipendi e contributi ai tesserati, ma secondo la Covisoc i fondi dichiarati come garanzia dal presidente Massimo Cellino non esisterebbero realmente.
Caso crediti d’imposta: cosa è successo
Nel dettaglio, il Brescia ha provveduto il 17 febbraio al pagamento delle scadenze federali sfruttando crediti fiscali per un valore complessivo di oltre 2,4 milioni di euro. L’operazione, condotta poco prima della scadenza, sembrava regolare fino a quando l’Agenzia delle Entrate, interpellata dalla Covisoc subito dopo, non ha fornito risposta ufficiale, negativa, solo venerdì 16 maggio. Conclusione: i crediti risultano inesistenti.
Il giorno seguente, sabato 17, la Covisoc ha trasmesso gli atti alla Procura Federale che, da parte sua, ha concluso l’indagine e inviato l’avviso al club domenica 18. Secondo le prime valutazioni, il Brescia rischia una penalizzazione di 4 punti per la scadenza di febbraio e altri 4 per quella di aprile.
In caso di sanzione per il Brescia cambierebbe lo scenario della classifica
Se confermata, la sanzione cambierebbe chiaramente e radicalmente la classifica finale della Serie B: con 4 punti in meno, il Brescia scivolerebbe al terzultimo posto, retrocedendo direttamente in Serie C. Il Frosinone si salverebbe senza spareggi, mentre la Salernitana affronterebbe la Sampdoria nel playout, offrendo ai blucerchiati la possibilità di evitare la prima retrocessione in C della loro storia recente.
Cellino: “si tratta di una truffa. Ci difenderemo”
Le reazioni non si sono fatte attendere. Il presidente Cellino ha parlato di una vera e propria truffa subita da parte della società incaricata di fornire i crediti fiscali, e ha dichiarato di aver già incaricato i legali del club di presentare denuncia. Ha inoltre affermato che il Brescia si difenderà in ogni sede, sportiva e non, sostenendo di aver agito secondo le normative in vigore.
Brescia, probabile audizione il 30 maggio
Dal punto di vista procedurale, la Procura FIGC ha convocato il Brescia per un’audizione tra giovedì 22 e venerdì 23 maggio. Seguirà il deferimento e sarà fissata l’udienza di primo grado davanti al Tribunale Federale Nazionale. La data probabile è il 30 maggio, ma non oltre il 3 giugno.
Playout: tutto in alto mare
La Lega B ha nel frattempo sospeso la disputa dei playout, in attesa della sentenza. Se questa sarà ritenuta sufficientemente solida, FIGC e Lega potranno dare l’ok a giocare lo spareggio anche prima della chiusura del secondo grado. In tal caso, il playout potrebbe essere programmato per metà giugno. Altrimenti, si opterà per la chiusura definitiva della stagione con la disputa di Salernitana-Sampdoria. Se il Brescia dovesse poi risultare vincente nei ricorsi successivi, potrebbe chiedere la riammissione in sovrannumero alla prossima Serie B, ma senza cambiare l’esito della stagione ormai archiviata.