La Fiorentina è alla ricerca del nuovo allenatore dopo i saluti e la rescissione consensuale del contratto di Raffaele Palladino. Tra i nomi in lizza, c’è quello di Stefano Pioli, attualmente tecnico dell’Al-Nassr. Sembrerebbe che le richieste di Pioli per lasciare l’Arabia siano tre: innanzitutto il profilo economico. Bisogna capire le cifre per riuscire a trovare l’accordo. C’è poi la questione tributaria e fiscale che, in verità, non è per niente secondaria. L’allenatore dovrebbe completare il periodo minimo di 183 giorni (e si andrebbe quindi al 2 luglio) di permanenza in Arabia Saudita, soglia necessaria per essere considerato fiscalmente residente nel Paese e poter così usufruire della tassazione agevolata del 2%. Altro nodo da sciogliere riguarda le garanzie richieste dal tecnico. Pioli vorrebbe portare con se parte del proprio staff in caso di ritorno a Firenze, ma avrebbe anche chiesto l’inserimento di una figura di raccordo, di supporto, tra squadra e società. Si tratta di un ruolo dirigenziale operativo simile a quello che in passato ricopriva Antognoni durante la prima avventura dello stesso Pioli sulla panchina viola. Tutti aspetti, questi, sui quali le parti si stanno confrontando anche se, al momento, manca qualsiasi conferma ufficiale. Dunque il nome di Stefano Pioli resta sicuramente una pista ma condizionata da diversi fattori come appena spiegato. E così, nel frattempo, intorno alla panchina della Fiorentina si rincorrono anche altri nomi. Tra questi quello di Thiago Motta è in netta ascesa. Il profilo dell’italo-brasiliano piace, ma c’è da fare i conti con la concorrenza dell’Atalanta a complicare il quadro.