Pecco Bagnaia e Marc Marquez. Delusione e gioia. Due piloti, due risultati differenti. Sul tracciato del Mugello c’è stata una di quelle sfide che non si vedevano da tempo. Ad averla vinta, dopo 11 stagioni, Marc Marquez.
La pole position non ha rappresentato un vantaggio decisivo nella Sprint Race. Bagnaia e Alex Marquez, scattati entrambi dalla prima fila, hanno beffato al via Marc Marquez, costretto, a sua volta, a un ultimo aggiustamento sulla moto pochi istanti prima dello start. Questo lo ha fatto retrocedere nelle prime fasi, ma è bastato un solo giro per rivederlo in terza posizione, incollato agli scarichi del fratello Alex. Al secondo passaggio, proprio alla prima curva, i due fratelli spagnoli hanno superato Bagnaia, prendendo la leadership. Alla quarta tornata, il numero 93 ha preso il comando della corsa e ha aumentato il passo, lasciando indietro gli avversari senza possibilità di replica. Un’altra vittoria nella gara breve per Marc Marquez, che conferma il suo dominio nel formato Sprint.
Al via Bagnaia ha eseguito una partenza impeccabile, conducendo per una decina di giri un duello appassionante e serrato con Marc Marquez. E nella prima parte del GP è tornato a brillare il Bagnaia dei giorni migliori, veloce e incisivo tra le curve del Mugello, circuito a lui da sempre favorevole. L’entusiasmo del pubblico di casa si è acceso per la lotta tra l’italiano e i fratelli Marquez. Nonostante i fischi rivolti a Marc dal pubblico sugli spalti, il catalano ha conquistato con autorità la sua 93ª vittoria in carriera, sfruttando il calo di Bagnaia nella seconda metà della corsa. Alex ha gestito al meglio la gara, mantenendo la seconda posizione e consolidando la sua classifica generale. Il finale ha visto invece un’ottima rimonta di Fabio Di Giannantonio, che ha beffato Pecco e conquistato il gradino più basso del podio.
Per Di Giannantonio si tratta del secondo podio della stagione con il team VR46, mentre per Bagnaia è stata una giornata amara che non ha fatto altro che mettere in evidenza la sua difficile situazione attuale.
Il campione del mondo in carica aveva indicato il Mugello come prova decisiva per valutare lo stato della sua Desmosedici. Moto sulla quale, si sa, aveva sempre brillato negli anni passati. In una intervista nel post-gara, parlando di prospettive future, Pecco non ha nascosto la preoccupazione: “Se nel 2026 avremo ancora questa moto senza risolvere i problemi attuali, sarà dura. Sono nove gare che mi lamento dello stesso problema. Cambiare il DNA della moto non è facile. Spero di trovare una soluzione, altrimenti rischiamo di rimanere impantanati per due stagioni”.