Il futuro di Dusan Vlahovic alla Juventus continua a essere avvolto da incertezze e tensioni. La situazione resta delicata e nei prossimi giorni è atteso un incontro a Torino tra Darko Ristic, procuratore del centravanti serbo e il direttore generale dei bianconeri, Comolli al fine di fare chiarezza sul destino dell’ex Fiorentina.
Il clima in casa Juve, si sa, non sembra affatto sereno soprattutto dopo l’esclusione dell’attaccante dalla sfida contro il Real Madrid, valida per gli ottavi del Mondiale per Club. 90 minuti in panchina che hanno alimentato ulteriormente i dubbi su un rapporto ormai incrinato. E così la possibilità di una separazione torna a tenere banco. Nonostante questo, Vlahovic non sembra particolarmente preoccupato. Il suo contratto con la Juventus è valido fino al 30 giugno 2026 e da qui a quella data, secondo gli accordi attuali, continuerà a percepire lo stipendio pattuito che ammonta a 12 milioni di euro netti l’anno. Tuttavia, come riportato da Tuttosport, nel confronto in programma a breve si valuteranno tutte le opzioni disponibili: tra queste, non è da escludere nemmeno una risoluzione consensuale del contratto, con relativa buonuscita.
Un’altra ipotesi sul tavolo è quella di un rinnovo a breve termine, un cosiddetto “rinnovo-ponte” che consentirebbe alla Juventus di diluire il pesante ingaggio e al giocatore di trasferirsi temporaneamente in prestito in un altro club in attesa di chiarire definitivamente il proprio futuro. Ma Vlahovic, dal canto suo, sembra preferire l’idea di restare fino alla scadenza per poi cambiare maglia a parametro zero.