Sinner, eroe italiano – “La storia siamo noi, nessuno si senta offeso, siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo”, 40 anni fa Francesco De Gregori confezionava una delle sue canzoni più belle. Il 13 luglio 2025 è una data che resterà marchiata a fuoco nella storia dello sport italiano: Jannik Sinner è il primo azzurro a diventare campione di Wimbledon in 138 edizioni. 40 anni dopo il Live Aid Londra è stato lo scenario perfetto di un altro evento catartico per il mondo sportivo tricolore. Che ci crediate o no il dio del tennis in queste due settimane ha avuto le lentiggini e i capelli rossi. Due settimane in cui c’è concentrata l’essenza dello sport del diavolo, basti pensare a quello che è successo nel match contro Dimitrov. Il bulgaro è stato a 4 games dall’eliminare il numero 1 al mondo, ma la sorte (e il fragile pettorale) glielo ha impedito.
Sinner-Alcaraz, Parigi è dimenticata
Da lì in poi Sinner è stato praticamente perfetto. Il numero 1 al mondo ha sofferto soltanto per 4 games, quando nel primo set dal 4-2 in suo favore si è passati al 6-4 per Alcaraz. L’attimo che ha cambiato il match in maniera definitiva è stato l’ace di seconda nel terzo set sul 4-3 per lo spagnolo, 30-30, con Carlitos che supplicava la sua panchina di dargli qualche suggerimento prezioso. Il quarto set è andato come doveva andare, Sinner in controllo, fino al servizio vincente che ha sciolto il pubblico di Wimbledon. Un capolavoro, per la felicità di tutta la famiglia Sinner, che ha finalmente messo in soffitta la delusione del Roland Garros.
Sinner, eroe italiano
Sinner-Alcaraz continua il solco delle grandi rivalità della racchetta. Due millennials fuori dal tempo, sembrano due signori dell’800 che si sfidano di bianco vestiti sul prato più prestigioso al mondo. La magia di Wimbledon è proprio questa, un mondo nel mondo, con re e principi ad assistere allo spettacolo. A proposito, come mai nessuna istituzione italiana era presente all’All England Club? Probabilmente non lo sapremo mai. Sinner vince il suo secondo Slam del 2025, il quarto in totale e chissà come sarebbe andata a Parigi senza la sospensione più assurda della storia. Anche questo non lo sapremo mai. Sappiamo altro, che oggi il tennista più forte del pianeta è italiano. Che come Alberto Tomba o Deborah Compagnoni, come Valentino Rossi e Schumacher, come la Nazionale di calcio, come Federica Pellegrini o Marco Pantani riesce a far rimanere incollati allo schermo milioni di italiani. Oggi la nostra Nazionale ha le lentiggini e i capelli rossi. Jannik Sinner è un dono del cielo e ce lo teniamo stretto, con la coppa più bella in bacheca. La storia è lui.