Olimpiadi invernali: accordo tra Fondazione Milano-Cortina e polizia per la sicurezza cibernetica
A Roma, presso la sede del Ministero dell’Interno, è stato firmato un protocollo tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la Fondazione Milano-Cortina 2026 per rafforzare la difesa dei sistemi informatici legati ai XXV Giochi Olimpici Invernali.
L’intesa, sottoscritta dal Capo della Polizia Vittorio Pisani e dal presidente Giovanni Malagò, affida alla Polizia Postale – e in particolare al Cnaipic – il compito di vigilare sulle infrastrutture digitali critiche, con una sala operativa attiva 24 ore su 24 e personale specializzato presente nei territori coinvolti: Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige.
L’accordo punta a creare canali informativi rapidi e dedicati per condividere in tempo reale dati, vulnerabilità e possibili minacce, così da predisporre contromisure e piani operativi efficaci. Oltre alla gestione degli eventuali attacchi, è prevista un’attività preventiva continua, basata sullo scambio di informazioni e su sessioni formative rivolte al personale della Fondazione, curate dagli esperti della Polizia Postale.
Una collaborazione che rientra nel più ampio impegno istituzionale per garantire standard di sicurezza elevati in vista di un evento internazionale come Milano-Cortina 2026.
Droni, robot e intelligenza artificiale a supporto della sicurezza per Milano-Cortina 2026
La sicurezza non si gioca solo sul fronte digitale: anche le infrastrutture di accesso ai siti olimpici vengono potenziate in vista dell’aumento dei flussi previsto per Milano-Cortina 2026.
L’autostrada A35 Brebemi, per esempio, asse strategico tra Milano e Brescia, introduce un sistema di sorveglianza evoluto che integra monitoraggio continuo, tecnologie intelligenti e personale specializzato.
Tra le innovazioni spicca l’uso dei droni per sorvegliare la tratta e rilevare anomalie, rendendo Brebemi una delle prime autostrade italiane a introdurre un controllo automatizzato.
L’intelligenza artificiale contribuisce a individuare veicoli in difficoltà, ostacoli o criticità dell’infrastruttura, migliorando la capacità di prevenzione. Accanto a questi strumenti arrivano anche i “cani robotizzati”, impiegati nelle ispezioni delle zone più difficili da raggiungere, come gli interni dei viadotti, fornendo rilievi utili per valutazioni strutturali e manutenzione.
«Garantire un viaggio sicuro e moderno è la nostra priorità, soprattutto in vista di un evento globale come Milano-Cortina 2026», sottolinea il direttore generale Matteo Milanesi.
Mille agenti in rinforzo: criticità e esigenze operative nelle località olimpiche
Durante le Olimpiadi invernali la provincia di Sondrio vedrà l’arrivo di circa mille agenti, chiamati a presidiare siti di gara, arterie stradali e linea ferroviaria. Una presenza rafforzata resa necessaria dalle peculiarità del territorio: per raggiungere Bormio e Livigno, sedi delle competizioni, è infatti disponibile un’unica strada statale, fattore che espone la viabilità a potenziali criticità in caso di congestionamento o emergenze.
A questo si aggiunge la particolarità di Livigno come zona franca, condizione che impedisce il rifornimento di carburante ai mezzi delle Forze dell’Ordine, rendendo indispensabile una pianificazione anticipata degli spostamenti. Indicazioni che si collegano al più ampio piano di controllo delle infrastrutture viarie, già potenziato con l’introduzione di tecnologie avanzate lungo le principali direttrici d’accesso ai siti olimpici.




