Milan, vittoria in rimonta con il Torino
Il Milan vince 3-2 sul campo del Torino, rimontando da 0-2 e resta in testa alla classifica (insieme al Napoli) e mette 6 punti di distanza dal quinto posto, approfittando dei risultati di Bologna, Como e Juventus.
Milan, grandi numeri per Allegri
I numeri non si discutono mai e il Milan ne può mostrare più di qualcuno interessante: 13 risultati utili di fila, seconda miglior difesa del campionato e zero sconfitte in trasferta in questa stagione di Serie A, in più c’è anche il capocannoniere: quel Christian Pulisic, indispensabile come l’acqua nel deserto.
Milan, una vittoria di platino
Il match con il Torino ha avuto più facce. L’inizio dei rossoneri è stato spaventoso, come il primo impatto visivo con La Guernica di Pablo Picasso, poi ci ha pensato un colpo di pennello di Rabiot a rimettere la truppa di Allegri in corsa. Dopo 31 minuti Leao ha abbandonato la contesa, facendo ritornare foschi presagi nella serata torinese.
Al minuto 66 (numero non casuale per il diavolo) dalla panchina è uscito il convalescente Pulisic, con un Milan completamente ridisegnato e mai forse così tanto qualitativo in questa stagione. Capitan America ci ha messo una manciata di secondi a segnare e, dopo 10 minuti, ha impreziosito un assist dell’ottimo ex Ricci battendo ancora Israel. Il resto è un Torino senza fiato e un Milan che sfiora anche il 4-2, con un Nkunku riapparso dopo un primo tempo ectoplasmico.
Milan, la coperta si accorcia
Tre punti di platino, soprattutto per come si era messa la partita, ma le riflessioni in casa rossonera ci sono da fare, eccome. E’ chiaro come il sole che al Milan servono due rinforzi: un difensore, Tomori spesso inaffidabile, con De Winter peggio mi sento, e un esterno, perché Saelemaekers si sta sbattendo come un forsennato. Il belga è un elemento imprescindibile per Allegri (chissà perché non per Pioli ultimo estratto e per Fonseca), ma anche lui dovrà tirare il fiato.
In avanti l’unico imprescindibile è Pulisic (20 milioni di euro, Moncada forse qualcosa di calcio ci capisce). Leao va a corrente alternata ed ora si è fermato di nuovo, l’ultima mezzora di Nkunku contro il Torino è incoraggiante, ma 37 milioni di euro… Infine Gimenez, tornerà contro il Sassuolo? In Supercoppa? Segnerà? Con tutti questi interrogativi l’impressione è che Allegri abbia già preso penna e calamaio per la letterina al signore vestito di rosso. Chiedendo anche salute per il suo numero 11, tanto fenomenale quanto sottovalutato.
I cavalli di razza della scuderia milanista sono in mezzo al campo: Modric è costante, anche se leggermente meno brillante, Rabiot si sta impadronendo di tutti i ruoli dal centrocampo in su. Il gol del francese contro il Toro è stato un gesto tecnico pregevole, un atto di ribellione rispetto a quello che stava succedendo intorno a lui. Il vagabondo, forse, ha trovato il suo posto nel mondo. Domenica prossima a San Siro arriva lo sbarazzino Sassuolo di Fabio Grosso, altro esame per il fantino Max. Ne vedremo delle belle. Milan-Sassuolo sarà visibile su Dazn.
p.s. il Milan non vinceva nella Torino granata dal 9 dicembre 2012, esattamente 13 anni fa. Chi c’era in panchina? Il semplificatore di Livorno. Chi sennò.




