Dopo la sconfitta di Napoli per la Juventus era importante tornare alla vittoria, perché come dice Spalletti, vincere sistema già tante cose. Il successo, il secondo consecutivo in Champions League contro il Pafos dopo il Bodo/Glimt, intanto ha migliorato la classifica di coppa, con i bianconeri in corsa per un posto negli spareggi per partecipare alla seconda fase del torneo. Ora servirà quantomeno battere una tra Benfica (in casa) e Monaco (in trasferta) per eguagliare lo score dello scorso anno, anche se andare avanti in Europa rappresenterebbe un traguardo di prestigio e importante anche per le casse della società.
Che Juventus sarà dopo il Pafos?
Per quanto visto anche con il Pafos, però, di pronostici onestamente non se ne possono fare. Questa Juventus rimane una squadra sulle montagne russe, capace di combinare anche le cose più imbarazzanti. Lo ha ammesso lo stesso tecnico bianconero, riferendosi, oltre che alle 4-5 palle gol concesse ai modesti ciprioti (che hanno colpito anche un palo), anche agli schemi provati in maniera goffa sia su punizioni che su angoli.
Per fortuna, tra cambi di giocatori ed esperimenti di moduli, Spalletti è riuscito a trovare la quadra giusta nella ripresa e a mettere a segno anche due reti apprezzabili con McKennie e David. Entrambi hanno riscattato errori tecnici non accettabili commessi nel corso della partita, ma non sono stati di certo gli unici. Da Koopmeiners e Cambiaso, passando anche per Miretti, i regali agli avversari sono stati ancora una volta numerosi e solo i limiti del Pafos hanno evitato alla Vecchia Signora di uscire dal campo con la porta inviolata.
Zhegrova, esperimento fallito
Fallito anche l’esperimento di Zhegrova dal 1’. Sembra quasi che Spalletti sia sia voluto togliere un dente viste le continue richieste di addetti ai lavori e tifosi della Juventus. Ora abbiamo la conferma che il kosovaro non è in grado di giocare se non uno spezzone di gara e in una porzione limitata di campo. Le doti tecniche non bastano, purtroppo, la sua condizione atletica è precaria e dopo appena due sgasate nel primo tempo è letteralmente sparito dal campo.
Cosa resta, dunque, di Juventus-Pafos? Due gol fatti, il clean sheet e i tre punti vitali per la classifica. Ogni altro discorso lo rinviamo, perché c’è poco altro da salvare vista anche, lo ripeto, la caratura dell’avversario. Migliorata la classifica in coppa, ora c’è da sistemare anche quella in campionato e domenica si giocherà al Dall’Ara una gara molto complicata contro il Bologna di Vincenzo Italiano, diretta concorrente per una posizione che conta. Un’altra sconfitta in Serie A, infatti, rischierebbe di compromettere seriamente il cammino in campionato. Milan, Napoli e Inter non cederanno, la Juve deve lottarsi un posto in Champions con almeno altre tre compagini ed è onestamente difficile pensare che crollino tutte.




