Milan, altro esame di maturità fallito
Il Milan pareggia ancora una volta contro una neopromossa e perde la testa della classifica. Un altro passo falso, anche se il Sassuolo visto a San Siro non è da considerarsi proprio una piccola, visto anche i 21 punti in classifica della truppa neroverde.
Milan, Bartesaghi non basta
Una domenica agrodolce per i rossoneri, cominciata con il ritorno in tribuna di Franco Baresi, proseguita con la rimonta firmata da Bartesaghi, passando per l’infortunio di Gabbia e conclusa con lo spauracchio Laurientè. L’arbitro Valerio Crezzini merita un capitolo a parte.
Allegri presenta una formazione praticamente obbligata, ribadendo la fiducia a Nkunku e riproponendo Loftus-Cheek in mediana, ancora panchina per Jashari. La rosa corta rappresenta un grosso limite per il Milan, come si è visto nettamente durante tutto il match contro il Sassuolo. Basti pensare che gli ultimi due cambi di Allegri sono stati Athekame ed Estupinan, non esattamente attaccanti, per cercare di artigliare i tre punti.
Il match contro i neroverdi ha ricalcato quelli con Cremonese, Pisa e Parma, con ritmi altalenanti da parte dei rossoneri, con la strana coppia Nkunku-Pulisic non proprio in giornata di grazia. L’americano aveva anche segnato il gol del 3-1, ma Crezzini ha annullato. Molto bene Bartesaghi, in calo Modric e Salaemakers, con il belga che ha finito stremato.
E’ proprio in quella zona di campo il Sassuolo ha costruito il pareggio di Laurientè e, per poco, sempre con il francese non pescava il gol da tre punti. Bravo Fabio Grosso a pensare di sfruttare il calo di Saelemaekers e il momento non brillante di Tomori. Nel Milan molto meglio la catena di sinistra con un Bartesaghi in versione Theo Hernandez. Quindi, a quanto pare, i giovani italiani buoni ci sono.
Milan, tra Supercoppa e mercato
Esclude lesioni per Gabbia ad Allegri serve recuperare in fretta Fofana, Leao e Gimenez. L’assenza del francese in mezzo al campo si è sentita (4 gol subiti tra Torino e Sassuolo), in avanti Nkunku ha dato qualche timido segnale di vita e Pulisic non può fare sempre i bambini con i baffi. In difesa serve qualcosa a gennaio: De Winter sta deludendo e Odogu ha fatto solo un cameo in Coppa Italia. Anche Modric avrebbe bisogno di rifiatare, Jashari visto contro la Lazio merita più spazio, così come Ricci. Intanto giovedì si gioca la semifinale di Supercoppa Italiana, contro un Napoli ferito.
Milan, Crezzini peggiore in campo
La domanda sorge spontanea, perché mandare un arbitro semi-esordiente a San Siro per un match delicato come Milan-Sassuolo? La risposta si è avuta dopo pochi secondi, Saelemaekers entra duro in scivolata su Muharemovic e non viene ammonito. Da lì in poi il 32enne Fausto Crezzini non ha mai dato la sensazione di avere l’incontro in mano. Cervellotico, a dir poco, l’annullamento del gol di Pulisic: se quello di Loftus-Cheek è fallo, allora bisogna rivedere il regolamento del gioco del calcio.
Se quello di Loftus-Cheek è fallo allora anche quello di Pavlovic nel finale è fallo. Ma quello dell’inglese non è mai e poi mai fallo, quindi si sarebbe andati sul 3-1 e sarebbe stata un’altra partita. Che ne pensa Rocchi di tutto ciò? Lo scopriremo solo vivendo. E arbitrando. Bene. Magari.
p.s. Supercoppa Italiana in Arabia e Milan-Como in Australia, è davvero necessario?
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