Dopo il successo con il modesto Pafos, la Juventus fa bottino pieno anche al Dall’Ara contro il Bologna, in una gara sicuramente dal coefficiente di difficoltà ben più alto. E lo fa al termine di una prova importante dal punto di vista dei contenuti tattici, anche se tecnicamente ci sono ancora tante cose che fanno infuriare Luciano Spalletti. Nel corso della gara, infatti, il tecnico toscano viene spesso ripreso a urlare ai suoi giocatori chiedendo maggiore attenzione e precisione, oltre che più raziocinio in alcune scelte che se fatte in maniera meno avventata avrebbero potuto causare danni superiori alla squadra di Italiano.
Insomma, i concetti “acchiappati” fin qui devono essere messi in pratica con più continuità in un filotto di partite, ma anche all’interno della stessa gara. Che i calciatori della Juve si stiano impegnando tanto in allenamento e anche in partita è un dato di fatto, ma che le cose vengano bene solo in poche occasioni è altrettanto vero. Una riprova sono i tanti schemi tentati su punizioni e angoli, molti dei quali si trasformano in errori grossolani.
Prestazione di grande applicazione per la Juventus
Per fortuna dei bianconeri, però, il livello di applicazione contro un avversario molto competitivo in questa occasione è alto e il risultato è come non mai correlato alla prestazione. A parte i minuti iniziali, infatti, la Juventus difende bene per tutto il resto della partita, concedendo molto poco anche nei duelli. Tanti interscambi di posizione in fase di costruzione stavolta non portano alla solita confusione in quella difensiva e la squadra riesce a mantenere un ottimo equilibrio per tutti i 90 minuti. Spalletti non sbaglia nulla e non è un caso che a trovare il gol sia il subentrato Cabal e che a tenere costantemente in apprensione la difesa rossoblu è un altro subentrato, Openda.
Finalmente il belga, probabilmente agevolato dalla difesa molto alta del Bologna, è costantemente pericoloso con la sua velocità. L’espulsione di Heggem non arriva a caso, così come nemmeno le due occasioni nitide in cui l’ex Lipsia può andare in gol dopo essersi sbloccato in Champions League. Insomma, il risultato sta un po’ stretto ai bianconeri, che si sono visti anche annullare (giustamente) un gol per fuorigioco nella prima frazione di gioco e che nel finale, nonostante la superiorità numerica, avrebbero potuto gestire meglio alcuni palloni, mettendo in ghiaccio il match.
Spalletti a caccia di continuità contro la Roma
Per ora va bene così, ma ora, come ripete a più non posso Spalletti, c’è da dare continuità si all’interno della stessa gara sia in un buon numero di partite, a partire dal match delicatissimo contro la Roma del prossimo turno di campionato (sabato alle 20:45). I giallorossi, che precedono i bianconeri in graduatoria, saranno un altro banco di prova per le ambizioni della Juve, che ora può contare su un Bremer in più e di conseguenza della possibilità di adottare un modulo diverso da quello maggiormente impiegato fin qui, tenendo sempre conto delle posizioni “liquide” che piacciono tanto a “Lucianone”.




