Allenatori Serie B 2025-2026, l’analisi dopo 16 giornate: il campionato cadetto non perdona, e quest’anno l’ha dimostrato ancora una volta. Dopo un inizio quasi irreale – zero esoneri nelle prime sette giornate, roba da record – la Serie B è tornata alla sua natura spietata. E quando i risultati non arrivano, la soluzione è sempre la stessa: cambiare allenatore. Funzionerà? In questo articolo vediamo chi sono gli allenatori che stanno brillando e chi invece ha già fatto le valigie.
Allenatori Serie B: i migliori dopo 16 giornate
Partiamo dagli allenatori Serie B 2025-2026 che stanno facendo bene, anzi benissimo. Massimiliano Alvini al Frosinone è la storia di un binomio perfetto: squadra che vuole risalire nella massima categoria, allenatore che sa come si fa. I ciociari sono in vetta con 34 punti e non sembrano intenzionati a mollarla.
Il Monza di Paolo Bianco tiene botta al secondo posto. I brianzoli, dopo la retrocessione in B, vogliono risalire subito e si vede: gioco solido, poche chiacchiere, tanti punti. Anche Michele Mignani al Cesena merita un plauso per aver consolidato la posizione playoff dei romagnoli, costruendo una squadra competitiva e organizzata.
Menzione speciale per Giovanni Stroppa al Venezia, che ha riportato entusiasmo in laguna dopo la retrocessione. E poi c’è Filippo Inzaghi al Palermo, sempre lì in zona playoff nonostante qualche scivolone di troppo. SuperPippo in Serie B è una garanzia, ormai lo sappiamo.
Gli esoneri: già sei le panchine saltate
La Serie B 2025/26 ha vissuto finora sei cambi di panchina. Il primo a saltare è stato Guido Pagliuca all’Empoli, dopo appena sette partite. Al suo posto è tornato Alessio Dionisi, quello che nel 2021 li aveva portati in Serie A. Nostalgia canaglia? Forse, ma ha funzionato: l’Empoli è risalito a quota 20 punti e respira.
La Sampdoria? Un disastro. Massimo Donati ha lasciato dopo 5 sconfitte in 8 partite – penultimi con 13 punti, una roba da brividi per una piazza così. Dentro Angelo Gregucci, che ora deve fare i miracoli per evitare il dramma.
Lo Spezia non se la passa meglio: Luca D’Angelo esonerato, terzultimo posto (14 punti), chiamata d’emergenza per Roberto Donadoni. L’ultima volta che aveva allenato in Italia era il 2018 al Bologna. Benvenuto all’inferno della cadetteria, mister.
Il Mantova ha resistito un po’ di più, ma alla fine anche Davide Possanzini ha fatto le valigie. La sconfitta 3-2 contro il Cesena è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: 14 punti, terzultimo posto, troppo poco per chi l’anno scorso aveva fatto il miracolo della salvezza. Al suo posto Francesco Modesto, che dovrà inventarsi qualcosa in fretta.
E poi c’è il valzer tra Pescara e Bari, quasi comico se non fosse tragico. Il Pescara ha mandato via Vincenzo Vivarini (ultimo posto, 10 punti), mettendo Giorgio Gorgone al suo posto. Vivarini però non è rimasto a casa: il Bari l’ha chiamato subito dopo aver scaricato Fabio Caserta. Un giro di valzer tra due squadre che stanno annaspando. Romantico, no?




