Ekaterina Antropova ha vinto tutto nel 2025: Mondiale con l’Italia, Mondiale per Club con Scandicci, e ha dominato la Serie A1 con numeri che nessun’altra giocatrice è riuscita a eguagliare. A 22 anni, l’opposto nata in Islanda e naturalizzata italiana rappresenta il prototipo della pallavolista moderna: non solo potenza in attacco, ma completezza in ogni fondamentale. Una storia che parte da lontano e che ha trovato nella provincia italiana il terreno perfetto per sbocciare.
Ekaterina Antropova: dalla provincia italiana alla consacrazione mondiale
Nata ad Akureyri, in Islanda, il 19 marzo 2003 da genitori russi entrambi atleti professionisti, Ekaterina Antropova approda in Italia a soli 14 anni per intraprendere seriamente la carriera pallavolistica. Un percorso che dalla provincia reggiana e modenese l’ha portata in Toscana nel 2021, dove in quattro stagioni è diventata il pilastro offensivo della Savino Del Bene Scandicci e una delle giocatrici più decisive del panorama internazionale.
Il 2025 è stato l’anno della consacrazione definitiva. A settembre, con la maglia azzurra della Nazionale italiana di cui è diventata parte dopo aver ottenuto la cittadinanza nell’agosto 2023, Antropova ha trascinato l’Italia alla vittoria dei Mondiali in Thailandia, interrompendo un digiuno che durava dal 2002.
La sua prestazione nella semifinale contro il Brasile resterà nella leggenda: 28 punti di autentica ferocia agonistica, muri decisivi e battute che hanno scardinato la ricezione verdeoro. Un contributo che il ct Julio Velasco, maestro indiscusso della panchina mondiale, ha definito “fondamentale quanto quello di Egonu, se non di più” nella conquista dell’oro mondiale.
Ma è il Mondiale per Club volley femminile 2025, disputatosi recentemente a San Paolo, a rappresentare il vero capolavoro della stagione. Nella finale tutta italiana contro l’imbattibile Conegliano – squadra che non conosceva sconfitte da mesi – Antropova ha messo a referto 25 punti e si è laureata MVP della competizione, guidando Scandicci al suo primo titolo mondiale dopo anni di rincorse e finali perse.
Una performance che ha spezzato l’egemonia veneta e che ha visto l’opposto italiana chiudere il torneo con numeri stratosferici: 76 punti totali in cinque partite, 10 muri vincenti e 14 ace, in una dimostrazione di completezza tecnica che ha fatto scuola.
Numeri da record in Serie A1
La dimensione del fenomeno Antropova si comprende analizzando la sua progressione statistica nella Serie A1 italiana. Nella stagione 2024-2025 ha stabilito il record assoluto di punti realizzati nella fase regolare del campionato dall’inizio del secolo: 569 punti, con un’efficienza offensiva del 46,6% che rappresenta la miglior percentuale tra tutte le titolari del campionato.
È stata l’unica pallavolista nella storia della Serie A1 a vincere per due volte il premio di MVP del mese nella stessa stagione, è leader incontrastata nella classifica degli ace con 42 battute vincenti e figura stabilmente nella top ten dei muri. Numeri che nella stagione corrente, aggiornati a metà dicembre 2025, confermano una continuità impressionante: 417 punti totali in campionato, quasi cinquanta lunghezze di vantaggio sulla seconda classificata.
Versatilità totale e palmares da leggenda
La cifra stilistica di Ekaterina Antropova risiede in una versatilità che trascende il tradizionale concetto di opposto. La sua battuta è un’arma letale – probabilmente la più temuta dell’intero circuito internazionale – capace di scardinare qualsiasi sistema di ricezione avversario. Il muro è diventato un fondamentale di eccellenza assoluta, con una lettura del gioco e un tempismo rari per il suo ruolo.
Con la maglia azzurra, il palmares in poco più di due anni parla da solo: oro olimpico a Parigi 2024, oro mondiale 2025, due Volleyball Nations League consecutive (2024 e 2025), il tutto in una striscia di 36 vittorie consecutive che ha reso l’Italia imbattibile. Un ciclo straordinario in cui Antropova ha formato con Paola Egonu la coppia di opposti più devastante della storia recente del volley femminile, in un sistema di doppio cambio orchestrato da Velasco che ha rivoluzionato gli equilibri tattici del gioco moderno.
Il futuro tra Istanbul e nuove sfide
Guardando al futuro, le voci di mercato la danno in partenza da Scandicci verso l’Eczacibasi Istanbul, uno dei club più prestigiosi e ambiziosi del panorama europeo. Una scelta che confermerebbe la sua volontà di continuare a mettersi alla prova nei contesti più competitivi. Nel frattempo, Antropova continua a studiare psicologia all’università e si prepara a scrivere nuovi capitoli di una carriera che, a soli 22 anni, ha già assunto contorni leggendari.
In un’epoca in cui la pallavolo femminile italiana sta vivendo il suo periodo di massimo splendore – con quattro Mondiali vinti nel 2025 tra Nazionali e club – Ekaterina Antropova è diventata il simbolo di questa generazione vincente. I numeri sono straordinari, certo, ma ciò che davvero la rende unica è la capacità di fare la differenza quando conta: nelle finali, nei tie-break, nei momenti in cui serve qualcuno che si prenda la responsabilità di chiudere i conti. A 22 anni ha già vinto tutto quello che c’era da vincere. E il bello è che sembra appena all’inizio.




