Con la vittoria sul Pisa per 0-2, la Juventus di Spalletti si porta momentaneamente a -1 dalla vetta della Serie A. È chiaro che chi sta davanti ha delle gare in meno, ma se si pensa che fino a qualche settimana fa la Vecchia Signora occupava il 7° posto, è già un grandissimo passo in avanti. Del resto Luciano Spalletti, appena arrivato aveva detto chiaramente che il suo obiettivo era quello di riportare la Juve a lottare per i primissimi posti. Obiettivo, non certezza, perché di lavoro ce n’era e ce n’è ancora da fare tanto. Come dimostra la gara di Pisa, che non è stata in linea con le prestazioni viste contro Bologna e Roma.
Così Gilardino ha messo in difficoltà Spalletti
La squadra allenata da Alberto Gilardino si difende molto bene e trova gli spazi stanando gli avversari mettendoli in forte difficoltà. E dopo averlo fatto con altre big della Serie A, ci è riuscita anche contro la Juventus, che ha concesso ben due legni ai nerazzurri toscani prima di riuscire a sbloccare la gara con un’azione bella e al contempo fortunata nella finalizzazione per via del tocco di Kalulu deviato da Calabresi nella propria porta. Lo 0-2 arrivato nel finale con Yildiz è stata la naturale conseguenza di un vantaggio che ha costretto il Pisa a cambiare canovaccio tattico.
I cambi a mio avviso sono stati decisivi, con David e Zhegrova entrati per Locatelli e Openda. Sarebbe potuto uscire anche Koopmeiners al posto del capitano, tanto nessuno si è quasi accorto della presenza dell’olandese nel ruolo di trequartista destro, che tanto bene aveva fatto all’Atalanta e anche per un lungo periodo. Il kosovaro, che continua ad avere dei limiti atletici, ha dato un apporto importante con le sue invenzioni in fase offensiva, ma è anche stato volenteroso dando una mano nelle retrovie. Un altro piccolo passo avanti da parte di un elemento sul quale sono riposte tante speranze.
Globalmente, è stata una Juventus molto volenterosa, che la vittoria, seppur sofferta, se l’ha voluta e se l’è andata a prendere meritatamente. Certo, il fatto di cercare di giocare sempre in avanti non deve trasformarsi in ansia, perché altrimenti questo moltiplica gli errori tecnici che già sono tanti in generale. La razionalità deve essere sempre fare il paio con l’estro per avere come risultato l’equilibrio. Solo così si può fare un filotto di risultati utili, quelli che fanno solitamente le squadre che lottano per primeggiare.
I numeri della Juventus e il calendario
Oggi, dopo un primo periodo di assestamento, sono arrivate per la prima volta in stagione 4 vittorie di fila (considerate tutte le competizioni), 7 successi nelle ultime 8 gare. Uno score che non si vedeva da tempo dalle parti della Continassa. E in calendario per la Serie A ci sono nell’ordine: Lecce, Sassuolo, Cremonese e Cagliari. Al di là dell’alternanza tra casa e trasferta, sono tutte partite assolutamente alla portata dei bianconeri di Spalletti e da questo ciclo passano inevitabilmente le ambizioni del club. Se arrivassero quattro vittorie consecutive, considerata la media punti di quelle davanti, davvero la Signora potrebbe rientrare anche nella lotta per il titolo. Altrimenti, si punterà a galleggiare intorno al 4° posto per centrare l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League.




