Si chiude l’anno solare 2025 e anche se ci sono due stagioni sportive a cavallo, un bilancio dei 12 mesi per le big lo si può tranquillamente fare: le nostre pagelle con voti e argomentazioni.
Voto 9 al Napoli di Antonio Conte, che vince lo scudetto ed è favorito per confermarsi anche a giugno 2026. Al tecnico salentino il merito di aver riorganizzato un ambiente che veniva dal 10° posto, anche se personalmente non mi è piaciuta la pantomima con il patron De Laurentiis da marzo in poi. Un tira e molla con divorzio minacciato, per poi concludere con “in realtà non abbiamo avuto mai problemi tra di noi”. Non abbiamo l’anello al naso.
Voto 9 all’Inter, che ha avuto il grande merito di giocare due finali di Champions League in tre anni. Un vero e proprio miracolo sportivo, che a Beppe Marotta riuscì anche alla Juventus. Oggi il calcio italiano non può competere economicamente con il resto d’Europa ed è già tanto che si riescano a portare nel Bel Paese campioni di 40 anni come Ibrahimovic, Dzeko, Giroud e Modric. Certo, in campionato avrebbe potuto fare di più, ma onestamente la curva di caratura internazionale è rimasta alta anche nel 2025 e oggi è assieme al Napoli la squadra favorita per il tricolore.
Voto 8 al Milan, che dopo aver conquistato una Supercoppa Italiana in una stagione sciagurata, ha saputo piazzare i tasselli giusti tornando in corsa per lo scudetto sotto la guida di Massimiliano Allegri. I rossoneri hanno sicuramente qualcosa in meno rispetto ai cugini nerazzurri e ai campioni d’Italia, ma hanno alzato il tasso tecnico della rosa e hanno ora una guida tecnica stabile e più esperta del recente passato.
Voto 7 alla Juventus, che solo nelle ultime settimane sembra aver ritrovato la via dopo un’annata molto travagliata con ben 3 allenatori cambiati nel giro di 8 mesi. Un dato non da Juve sicuramente, ma che conferma purtroppo il fallimento di una rivoluzione, auspicata da tempo dalla piazza, improntata sui giovani e un gioco “moderno”. Con Luciano Spalletti c’è il giusto compromesso di idee ed esperienza, ma soprattutto quella lineare gestione dello spogliatoio e del gruppo in cui allenatori più giovani onestamente hanno toppato. Ora servirà ascoltare Lucianone e allungargli il contratto per dare seguito ai buoni propositi di questo fine anno.
Voto 8,5 alla Roma, che con Claudio Ranieri prima e Gian Piero Gasperini poi ha ricreato le condizioni per tornare a competere per le posizioni che contano. Certo, per alzare ulteriormente l’asticella servirebbe qualche soldo per comprare giocatori forti, ma per ora alcune operazioni sono off limits per i giallorossi. Arriveranno tempi migliori.
Voto 8 a Bologna e Como, diventate ormai due realtà innegabili del massimo campionato nostrano. Voto 3 all’Atalanta, che sembra aver esaurito la verve del ciclo gasperiniano. Voto 0 alla Fiorentina, che nonostante i tantissimi soldi incassati dalle cessioni di questi anni, oltre al bellissimo centro sportivo, in campo non ha costruito letteralmente nulla e oggi sta meritando la retrocessione.




