Ogni anno, in un tiepido weekend di Aprile, la città di Roma ospita una delle gare automobilistiche più innovative di sempre.
In pochi giorni, il quartiere Eur viene trasformato in un vero e proprio circuito e le vetture elettriche sfrecciano tra le strade di solito occupate dal traffico cittadino.
La Formula E ha di nuovo colorato le strade della capitale con sfide ruota a ruota e grandi novità.
Quest’anno ho avuto la possibilità di prendere parte all’evento all’interno dell’hospitality “Boss emotion club” e ho vissuto un’esperienza unica.
È impossibile negare che la competizione elettrica più seguita del momento regali momenti indimenticabili, primo fra tutti il giro di pista a bordo della Porsche Taycan. La supercar rappresenta un perfetto incontro tra innovazione e velocità, con un’autonomia di 308 km e il design elegante tipico della casa automobilistica.
Tra le esperienze indimenticabili del weekend è impossibile non ricordare la passeggiata sulla griglia di partenza. I motori che si scaldano, i piloti che scambiano gli ultimi consigli con gli ingegneri, i meccanici che sistemano gli ultimi dettagli… L’atmosfera si accende e le monoposto partono.
È Mitch Evans a conquistare entrambe le gare di Roma, accompagnato sul podio da Frjins e Vandoorne nella giornata di sabato e da Vergne e lo stesso Frjins domenica.
La Jaguar vince le gare nella capitale e guadagna punti preziosi per il mondiale, guidato oggi da Vergne.
L’atmosfera di festa ha reso il weekend di Roma unico. La capitale con la sua frenesia si è fermata per qualche giorno per regalare ai cittadini e non solo lo spettacolo delle corse automobilistiche.
Tra una passeggiata in pista e uno sguardo curioso verso i box è chiaro che la passione di meccanici, operatori e giornalisti è alle stelle.
I piloti corrono con la voglia di arrivare primi in pista e la speranza di poter ambire ad una competizione diversa.
Sono molti i drivers con un passato in Formula 1 o nelle categorie minori che oggi gareggiano a bordo delle auto a zero emissioni.
Oltre alla fame di vittoria, i giovani con il casco rincorrono il sogno di bambini di arrivare a conquistare il titolo più ambito di sempre.
Forse ciò che rende la Formula E così profondamente diversa dalla Formula 1 è proprio questo: la mancanza di una fede forte e radicata come quella del cavallino rampante, delle frecce argento o degli orange.
Ma si sa, uno sport così giovane che vanta solo 8 anni storia ha ancora molto terreno da guadagnare e tanto tempo per far crescere nel cuore dei tifosi la passione per le corse a zero emissioni.
La trasformazione delle città in circuiti automobilistici, unita alla pubblicità e all’attenzione per l’ambiente portano la FE sulla strada di un successo destinato ad accrescere nei prossimi anni.
L’Eur regala l’emozione di una gara incredibile e ci lascia dare un veloce sguardo al futuro con l’energia elettrica delle monoposto a zero emissioni.
Come ogni anno il weekend tanto atteso da tutti gli appassionati della capitale e non solo volge al termine. Le luci si spengono e il circuito lascia spazio alle trafficate strade di Roma.
L’appuntamento è fissato il prossimo anno alle prime luci della primavera, per sognare ancora a ritmo dei silenziosi motori della Formula E.