Torna la Nazionale e tornano le polemiche. Stanno facendo molto discutere le scelte di Roberto Mancini sulle convocazioni e anche le parole del c.t. azzurro riguardo la (presunta) rinascita del calcio italiano. Avere 3 squadre tra le migliori 8 in Champions League (con la certezza di averne una almeno in semifinale) e 6 in totale nei quarti di finale delle 3 competizioni Uefa per club basta per dire che il calcio italiano è rinato? Assolutamente no. Dal 2010 (anno dell’ultima italiana che ha alzato la Champions League) i club nostrani hanno fatto davvero poco: 2 finali di Champions League, 0 finali di Europa League e 1 Conference League vinta, un bilancio non da nazione top del calcio europeo. In più si deve aggiungere 2 mancate partecipazioni ai Mondiali della Nazionale, bilanciate più o meno parzialmente dalla vittoria degli Europei nel 2021.
Quello che sarà in questa stagione lo sapremo soltanto nei prossimi mesi, certo tornare a vincere una Champions League o un’Europa League sarebbe decisamente un luminoso raggio di sole. Altrettanto vero che però dovrebbe essere seguito da una continuità nei prossimi anni, altrimenti sarebbe un Rinascimento troppo effimero per definirlo tale. Diverso il discorso sul piano degli stadi, lì saremo ancora la Cenerentola d’Europa per tanto tempo. Purtroppo.