Dalla B alla D, dal sogno all’incubo. Ci era riuscito a tornare in Serie B dopo cinquant’anni, ma il sogno si è interrotto. Manca l’impianto, non è stato fornito entro i termini di scadenza e, così, al Lecco salta tutto, salta il campionato in B. Non solo. Non essendosi iscritta in Lega Pro, salta anche la serie C. Unica possibilità è il campionato in serie D.
Una situazione che ha dell’assurdo, che sembra surreale ed invece è realtà; queste sono le regole.
Entro la mezzanotte di martedì la società avrebbe dovuto presentare un impianto idoneo, dare un’indicazione in tal senso, che potesse essere l’alternativa adeguata al Rigamonti Ceppi, non conforme ai requisiti della categoria. Sarebbe bastato indicare uno stadio alternativo in attesa dei lavori richiesti e necessari in Serie B. Da Lecco fanno sapere di aver cercato, tra i diversi stadi del Nord Italia, la soluzione, senza riscontri però. Poi si è scelto di provare con Padova e lì il consenso è arrivato dal comune, ma mancava quello della Questura arrivato solo più tardi, quando ormai era troppo tardi. Indubbiamente la società bluceleste proverà un’azione per poter risolvere la situazione.