Archiviata, non senza fatica, la pratica qualificazione dell’Italia agli Europei di Germania il calcio italiano si rituffa nel campionato di Serie A. Nel weekend si giocherà la 13.a giornata, un numero che evidentemente può portare con sé sinistri presagi. Il cartellone della giornata se lo prende ovviamente Juventus-Inter, in programma domenica sera: seconda contro prima, Allegri contro Simone Inzaghi, Chiesa contro Lautaro, le due migliori difese contro. I due tecnici hanno a che fare con qualche assenza di troppo, proprio nei rispettivi reparti arretrati: sicuri assenti Danilo tra i bianconeri e Bastoni-Pavard tra i nerazzurri. Una sfida che porta con sé il suo bel carico di veleni, ma si spera possa essere anche una bella partita di calcio. Assolutamente non decisiva, ma molto importante dal punto di vista emotivo: una vittoria interista lancerebbe la prima vera fuga stagionale, mentre un successo juventino riporterebbe la Signora in testa al campionato e una sensazione di poter davvero lottare per lo scudetto.
Dietro alle due lepri del campionato c’è il Milan di Pioli, atteso sabato sera dalla Fiorentina. Rossoneri senza Giroud e Leao e i viola nelle ultime stagioni hanno sempre fatto penare molto il loro ex allenatore. Il Milan non vince in campionato da 4 partite e altri passi falsi potrebbero davvero far traballare la panchina del tecnico milanista, che si giocherà il passaggio del turno in Champions League martedì prossimo a San Siro contro il Borussia Dortmund. Poi Frosinone, Atalanta e Newcastle, un ciclo abbastanza terribile e forse decisivo per l’allenatore campione d’Italia 2021/2022. A proposito di allenatori, sabato alle 18 ci sarà il nuovo debutto di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli sul campo dell’Atalanta. L’allenatore livornese ha di fronte una serie di impegni durissimi: fatto tra l’altro dei match con Real Madrid, Inter e Juventus. I giocatori azzurri non hanno più l’alibi Garcia e devono dimostrare che lo scudetto vinto l’anno scorso non è stata solo un’eccezione, ma che sanno ancora come si vincono le partite importanti.
Più dietro le romane, senza infamia e senza lode fino ad ora, come il noioso derby giocato all’ultimo turno prima della sosta. La sensazione è che Mourinho e Sarri stiano esaurendo il lavoro nella capitale, l’appeal sui tifosi e il gradimento della società. Giallorossi giocheranno in casa contro un’Udinese in ripresa con la cura-Cioffi, mentre i biancocelesti apriranno le ostilità della giornata sul campo della pericolante Salernitana di Pippo Inzaghi. Si torna a correre per il campionato, poi le coppe europee, poi la Coppa Italia, poi ancora il campionato, poi ancora le coppe europee. Tutto d’un fiato fino alla Befana, perché quest’anno il panettone si mangia praticamente in campo. Per chi riesce ad addentarlo da protagonista.