La Nazionale Italiana di calcio non batte la Germania dal 2012, ha fallito le ultime due qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018 e Qatar 2022, ha giocato un Euro 2024 disastroso, in mezzo una vittoria di un Europeo che sa di miracoloso. Questa è l’istantanea dell’Italia dopo il doppio impegno di Nations League contro i tedeschi, dove si sono viste anche cose buone, ma alcune ci hanno lasciato a bocca aperta (in senso negativo). Si parlerà a lungo del gol subito da Musiala a Dortmund, tra l’altro in uno stadio che solitamente porta bene al calcio italiano. Un gol che ha scatenato l’ira dei tifosi azzurri, sempre più lontani da una squadra che passa da una delusione all’altra.
L’apprendistato di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale può dirsi concluso, dopo un Europeo da turisti in Germania e dopo un paio di sconfitte dolorose contro due rivali storiche come Francia e Germania. Il c.t. ormai ha virato sul 3-5-2, un modulo che sembra quello giusto, ma che non deve essere un dogma di fede, perché un selezionatore deve cercare di essere elastico e sensibile a quello che gli propone settimanalmente il campionato. La doppia sfida ci riconsegna alcune certezze: Barella-Tonali sono una coppia di centrocampo formidabile, Kean deve essere il titolare in attacco e la difesa ha bisogno di essere oliata meglio. Magari considerando una “chioccia” come Acerbi, che potrebbe far crescere i vari Buongiorno (1999), Calafiori (2002) e Bastoni (1999).
Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia, queste le avversarie del Girone I di Qualificazioni ai Mondiali 2026 (Canada, Usa e Messico). La prima di questo raggruppamento stacca il biglietto per il viaggio in America. Spalletti sia bravo a non sottovalutare nessun avversario, impari da quello accaduto in passato contro Svezia, Macedonia del Nord, Irlanda del Nord e Svizzera, non proprio delle corazzate del calcio mondiale. Spalletti sia bravo a far percepire il pericolo ai suoi, senza sprofondare nella psicosi. Spalletti sia bravo a far capire che una generazione intera di italiani non guardano una partita di un campionato del mondo e che non ne giochiamo una ad eliminazione diretta dal magico e ormai lontano 2006. Spalletti sia bravo a capire come affrontare bene la prima partita, trasferta contro la Norvegia il prossimo 6 giugno. Ci sarà Haaland da marcare, ma non solo lui. Spalletti sia bravo, altrimenti la panchina più calda d’Italia potrebbe diventare bollente.