La salute prima di tutto. Lo sa bene Gianluca Prestianni che ieri è stato costretto a fermarsi durante quello che doveva essere un match di grande calcio e che invece si è trasformato, per qualche minuto, in un momento di forte apprensione. Durante la gara del Mondiale per Club tra Benfica e Bayern Monaco, disputata al Bank of America Stadium di Charlotte, infatti, il talento argentino è stato vittima di un colpo di calore. Il tutto durante il secondo tempo. Sul terreno di gioco le condizioni erano al limite della sopportazione: temperatura percepita prossima ai 40 gradi, con un’umidità opprimente. In questo contesto estremo, il classe 2006, considerato una delle promesse più brillanti del calcio sudamericano, si è accasciato a terra. Chiaramente in un attimo compagni, avversari e tifosi, si sono allarmati. I soccorsi sono stati tempestivi. Lo staff medico del Benfica è entrato in campo immediatamente per prestare le prime cure al ragazzo, mentre i giocatori si sono stretti in cerchio attorno a lui per proteggerne l’intimità. Dopo alcuni minuti di trattamento e reidratazione, Prestianni è stato accompagnato a bordo campo per ulteriori controlli.
L’episodio fortunatamente si è risolto senza gravi conseguenze: il giovane ha recuperato in breve tempo ed è riuscito anche a tornare in campo prima della fine della partita, accolto da un applauso da parte del pubblico presente sugli spalti.
Ma ovviamente l’episodio ha riaperto il dibattito che sta tenendo banco in questi giorni sulle condizioni climatiche in cui si disputano le partite del torneo e sul benessere dei giocatori che, come è giusto che sia, non può essere messo in secondo piano.
Oltre a Prestianni, anche altri giocatori delle due squadre hanno mostrato evidenti segnali di disagio fisico tra crampi e sintomi da disidratazione.
Il problema, in pratica, non può essere ancora ignorato. E proprio a seguito dell’accaduto la FIFA ha fatto sapere che continuerà a monitorare da vicino la situazione meteorologica e sta valutando modifiche alla programmazione delle gare, per evitare che il caldo eccessivo metta a rischio la salute degli atleti.
Per Prestianni, l’allarme è rientrato, ma l’episodio resta un campanello d’allarme per l’intero torneo: