Milan, tris al Verona aspettando Leao (e il mercato)
Vittoria e clean sheet mancavano dal 29 novembre contro la Lazio, dopo un mese il Milan realizza la combo e regala una fine d’anno serena ai propri tifosi. Anche se non c’è troppo tempo per festeggiare, infatti i rossoneri inaugureranno il 2026 del calcio italiano a Cagliari il 2 gennaio.
Milan, finalmente Nkunku
Una vittoria meno semplice di quanto non possa dire il punteggio. I primi 45 minuti di Milan-Verona sono stati soporiferi, soprattutto per colpa degli ospiti, intenti a rallentare il ritmo e assecondati dall’arbitro Fabbri. Sul tramonto del primo tempo il graffio di Pulisic, che corregge in rete una zuccata dell’onnipresente Rabiot. ll secondo tempo è stato un monologo milanista e ha segnato la resurrezione di Nkunku. ll francese, un gol a settembre in Coppa Italia, si è preso San Siro con una doppietta in pochi minuti. Evidentemente le voci di mercato e l’arrivo di Fullkrug hanno pungolato l’ex Chelsea, sostenuto a gran voce dal pubblico del Meazza. Nkunku ha mandato anche in porta Loftus-Cheek, l’inglese però calcia su Montipò. Sarebbe stato troppo anche in periodo natalizio.
Bene la difesa, anche se il trio Tomori-De Winter-Pavlovic non è stato sollecitato dagli attaccanti del Verona. Benissimo il centrocampo, con Modric tornato a livello celestiali, Rabiot è l’equilibratore e anche Jashari-Ricci dalla panchina hanno fatto bene. Maignan inoperoso, aspettando di sapere il suo futuro prossimo.
Milan, gennaio decisivo
Archiviato il 2025 il Milan si prepara ad un mese di gennaio molto impegnativo: Cagliari, Genoa, Fiorentina, Como, tutto in 13 giorni. Tra il match con il Genoa e quello di Firenze passeranno meno di 72 ore, scherzi del calendario. Allegri avrà bisogno di far ruotare la sua corta rosa, in attesa di capire se Gabbia e Leao ci saranno in Sardegna. Il difensore è fondamentale, mentre il portoghese può recuperare con calma, anche perché i rossoneri hanno il secondo attacco del campionato.
A proposito del reparto avanzato qualcuno ci potrebbe spiegare perché Pulisic non viene esaltato come i presunti top player della Serie A? L’americano ha segnato un gol meno di Lautaro Martinez, giocando la metà dei minuti dell’argentino, da 3 anni è il giocatore più decisivo del Milan e tutti gli allenatori passati a Milanello non hanno messo mai minimamente in dubbio la sua titolarità. Misteri del calcio nostrano.
La sensazione, per quanto riguarda il calciomercato, è sempre quella: Allegri ha bisogno di un altro elemento in difesa, di spessore. Arriverà? Forse non nei primi giorni, anche se la ristrettezza del pacchetto arretrato milanista suggerirebbe altro. Contro il Verona è apparso anche Odogu. Senza aiuti dalla società probabilmente toccherà anche a lui, classe 2006. Allegri questo lo sa molto bene e predica calma. Anzi halma, beato lui.
p.s. dopo la pagliacciata di Milan-Como a Perth l’ineffabile Lega Calcio annuncio il ritiro del pallone arancione, Simonelli-De Siervo, quando vi dimettete?




