La Fiorentina sta attraversando uno dei momenti più bui della sua storia recente. Dopo 17 giornate di Serie A 2025/26, i viola si trovano in ultima posizione con appena 9 punti, frutto di una sola vittoria, sei pareggi e ben dieci sconfitte. Un bilancio drammatico che ha portato all’esonero di Stefano Pioli a novembre e all’arrivo di Paolo Vanoli, che però non è ancora riuscito a invertire la rotta.
Fiorentina Serie A, il momento nero dei viola: una sola vittoria in 17 giornate
La situazione attuale della Fiorentina è tragica sotto ogni punto di vista. La sconfitta di misura contro il Parma del 27 dicembre ha ulteriormente aggravato la posizione in classifica, lasciando i viola sempre più isolati all’ultimo posto, a -5 dalla quartultima posizione.
La prima e unica vittoria stagionale è arrivata soltanto nella 16esima giornata contro l’Udinese (5-1), un successo che però non è riuscito a dare continuità: la successiva trasferta di Parma ha riportato la squadra alla dura realtà.
Particolarmente allarmante il rendimento esterno, dal momento che sono passati ben sette mesi dall’ultima vittoria in trasferta, risalente a maggio 2025 nell’ultima giornata della scorsa stagione, sempre contro l’Udinese.
Paolo Vanoli, subentrato l’8 novembre dopo l’esonero di Stefano Pioli (che aveva lasciato la squadra ultima con 4 punti dopo 10 giornate), non è riuscito a imprimere la svolta sperata. Nonostante alcune prestazioni incoraggianti, come il pareggio 1-1 contro la Juventus, il bilancio dell’ex tecnico del Torino rimane deficitario, con soli 5 punti raccolti in 7 partite.
Fiorentina analisi, numeri e statistiche: un confronto impietoso
Le statistiche parlano chiaro e delineano una situazione drammatica. Con 17 gol fatti e 28 subiti, la Fiorentina fatica enormemente sia in fase offensiva che difensiva.
Il dato più inquietante riguarda la fase realizzativa: nelle prime 13 giornate la squadra aveva segnato appena 10 reti, un dato che è leggermente migliorato grazie al pokerissimo rifilato all’Udinese, ma che resta comunque drammatico per una squadra costruita con ambizioni europee.
Il confronto con la stagione passata è impietoso. Nella Serie A 2024/25, la Fiorentina di Raffaele Palladino aveva chiuso il campionato al sesto posto con 65 punti, centrando l’Europa e firmando il miglior piazzamento dal 2016.
Il crollo verticale di quest’anno è ancora più incomprensibile considerando che in estate la rosa era stata ulteriormente rafforzata con investimenti importanti come Roberto Piccoli (25 milioni), Simon Sohm (15 milioni), i riscatti di Fagioli e Gudmundsson, oltre all’esperienza di Edin Dzeko. La differenza punti rispetto alla scorsa stagione dopo 17 giornate è abissale, con i viola che allora erano in piena zona Champions con oltre 30 punti.
Il dato statistico più preoccupante riguarda la media punti: attualmente la Fiorentina viaggia a 0,53 punti a partita, una proiezione che porterebbe la squadra a chiudere con meno di 20 punti totali. Per raggiungere la quota salvezza stimata intorno ai 35-36 punti, i viola dovrebbero raccogliere almeno 26-27 punti nelle restanti 21 partite, alzando drasticamente la media a 1,2 punti a gara.
Un’impresa difficile ma non impossibile: il gap dalla quartultima posizione è di soli 5 punti, ma serve una svolta immediata e un cambio di marcia netto da qui in avanti.
La piazza in rivolta: una città esasperata
L’atmosfera intorno alla Fiorentina è diventata irrespirabile. All’inizio di novembre, la Curva Fiesole ha tappezzato la città con striscioni durissimi: “Squadra, allenatore e società. Siete la vergogna di questa città”. Sui cancelli del Franchi è apparso uno striscione minaccioso: “Senza mister non avete più scusanti… Lottare e vincere o passeremo alle maniere pesanti! Last warning”.
Dopo la sconfitta di Parma, i 3.500 tifosi in trasferta hanno fatto esplodere la loro rabbia con cori pesantissimi contro squadra e dirigenza. La proprietà di Rocco Commisso, assente da Firenze da mesi per motivi di salute, è finita nel mirino della critica. La Fiesole ha attaccato duramente il direttore generale Alessandro Ferrari: “Ti sei ritrovato a guidare una società come la Fiorentina pur non avendo le competenze. Fai un passo indietro”.
Il Franchi, che nelle ultime stagioni era stato un fortino, si è trasformato in un ambiente ostile anche per i viola stessi, con un clima di tensione palpabile che rende le partite casalinghe un calvario psicologico per giocatori già provati dalla crisi di risultati.
Fiorentina news: Paratici in arrivo
L’arrivo imminente di Fabio Paratici con pieni poteri sulle operazioni di mercato rappresenta l’ultima speranza per la società. Il dirigente, che dovrebbe firmare nelle prossime settimane un contratto fino al 2030, avrà il compito di rivoluzionare la rosa nel mercato di gennaio per costruire una squadra competitiva per la salvezza. Le mosse di Paratici sono già delineate e mirano a rinforzare soprattutto difesa e attacco.
Nel frattempo, Vanoli resta confermato sulla panchina, anche per motivi economici: l’esonero di Pioli è costato 9 milioni di euro e la società non può permettersi un altro esborso simile. La sfida contro la Cremonese del 4 gennaio 2026 rappresenta uno snodo cruciale: un’altra sconfitta potrebbe definitivamente compromettere le residue speranze di salvezza dei viola.




