Un talento e un predestinato: sono le due parole più usate dai media per Charlie Woods, il figlio undicenne di Tiger Woods, che si è preso la scena nel PNC Championship, gara a coppie su 36 buche a cui partecipano 20 campioni, vincitori di major o di tornei importanti, in squadra con un parente sul percorso del Ritz-Carlton Golf Club (par 72), a Orlando in Florida. Woods e figlio sono sesti con 62 (-10, un eagle nove birdie, un bogey) colpi nella graduatoria guidata con 58 (-14 con quattrordici birdie) da Matt Kuchar con il figlio Cameron, coppia che precede il team Singh (Vijay e figlio Qass) con 60 (-12). Il duetto Woods ruba la scena ai campioni in gara (molti dei quali vincitori Major). Strabiliante prova per il baby prodigio, più giovane debuttante (11 anni) nella storia del torneo. Charlie s’è preso la ribalta, dimostrando stoffa e colpi da predestinato. Uno swing elegante, un approccio sicuro e un putt preciso hanno fatto strabuzzare gli occhi ai tanti big in gara. E’ stato il suo evento, al Ritz-Carlton Golf Club Charlie Woods ha fatto capire che il futuro può essere tutto dalla sua parte.
“Mi ha reso orgoglioso e voglio solo vederlo felice”, il pensiero del papà Tiger alla fine del primo round. Pantaloni neri e maglietta viola per entrambi, cappello nero e scarpe bianche per Tiger, mentre Charlie sceglie il blu e, ancora, il nero. Stessa postura ed eleganza sul green, pollice in su dopo ogni colpo giocato, risate, intesa e prodezze.
A trionfare Justin Thomas (attuale numero 3 del mondo), con il padre Mike che veste anche il ruolo di allenatore. I due, con il -25 di questi due giorni (119 colpi), frutto soprattutto del -57 della seconda giornata. A completare il podio il più grande golfista figiano della storia, Vijay Singh, secondo assieme al figlio Qass con -24, e due accoppiate: quelle formate da Mark O’Meara con il figlio Shaun e da Lee Trevino con il figlio Daniel, tutte e due a -23.