Super sfida tra Ben Simmons e Jordan Clarkson. Grazie ai 40 punti del secondo, i Jazz si confermano al primo posto della Western Conference dopo un inizio di partita molto complicato.
Sì, perché dopo l’annuncio che Joel Embiid non sarebbe stato della partita, Simmons si è caricato la squadra sulle spalle. Il risultato sono stati 19 punti nel solo primo quarto.
Incassato il colpo, Utah risponde a sua volta con un parziale di 18-4 nel secondo periodo. A guidare la carica c’è proprio Clarkson, che con una prima metà di gara da 21 punti guida la squadra sul 72-66 a metà partita. I Jazz riescono a guidare la partita fino alla fine, quando Phila tenta l’assalto finale guidata ancora da un incontenibile Ben Simmons (che chiuderà a 42 punti, 12 assist e 9 rimbalzi). A chiudere la sfida nel finale ci ha pensato Royce O’Neale, che a suon di triple spegne i tentativi di rimonta avversaria e regala a Utaha la 19esima vittoria nelle ultime 20 partite.
Utah Jazz si conferma sempre più prima forza a Ovest (e nella NBA) e ritocca al rialzo la miglior partenza per risultati della storia della franchigia. Una vittoria figlia ancora una volta del lavoro di squadra, come dimostra tutto il quintetto in doppia cifra (24 punti con 24 tiri per Donovan Mitchell).
Grande protagonista Jordan Clarkson, letale con i piedi oltre l’arco in un match da 40 punti in 29 minuti in uscita dalla panchina. L’ex giocatore dei Lakers — principale candidato al premio di sesto uomo dell’anno — tira 8/13 dalla lunga distanza, eguagliando il record di franchigia e aggiungendo un paio di recuperi a una prestazione letale per la panchina dei Sixers