Era la stagione calcistica 2019-2020, pre-covid e la Lazio macinava punti e si alternava con la Juve in testa alla classifica. Nella trasmissione serale di Sky (“senza giacca” e talvolta anche senza ritegno) tuttavia della Lazio non vi era traccia: la crisi del Milan, la crisi dell’Inter, la Roma che insegue, la Juve che non stacca le avversarie, la fenomenale Atalanta di Gasperini, dietro alla Lazio di circa 8 punti ma della Lazio non vi era traccia.
E così, sempre l’orientamento del giornalista sportivo di Sky, noto tifoso romanista: aspetto questo che cela a fatica ogni volta che si autonomina commentatore dei match di calcio trasmessi (ancora per poco) dall’emittente satellitare a cui molti tifosi biancocelesti pagano l’abbonamento.
Fabio Caressa è tifoso della Roma, e fin qui niente di male.
Fabio Caressa è un giornalista di Sky, commentatore delle partite più importanti del campionato italiano di calcio: se non sapeste che è romanista vi accorgereste del suo tifo?
Questa domanda dovrebbe farsela anche Fabio Caressa sia con riguardo alle cronache, sia con riguardo allo spazio che dedica nelle proprie trasmissioni alle diverse squadre.
Caressa commenta le azioni della AS Roma come un tifoso, con enfasi e patos che raramente gli sentiamo mettere con le altre squadre. Caressa quando la Roma perde, si lancia in commenti da tifoso e da trasmissioni come “A botta calda”: sperculate al portiere Pau Lopez, commenti ironici su Diawara (risentite la cronaca di Ajax-Roma quando la Roma era sotto di 1 gol).
Guardatevi lo sfogo di Sinisa Mihajlovic e quello di Luciano Spalletti: lo sanno anche gli addetti ai lavori, i calciatori, gli allenatori del suo tifo sperticato.
E come può Sky lasciargli tutta questa autonomia? La colpa non è di Caressa ma di Sky che da sempre ha poco rispetto per la Lazio, soprattutto da quando le strade si sono separate, le idee sul futuro dei diritti, la politica del calcio le ha messe su fronti opposti.
Dove si vede la mancanza di equidistanza di un giornalista e della sua redazione?
Parliamo della cronaca di ieri sera: Bergomi afferma più di una volta, testualmente: “l’arbitro questi falli oggi non li fischia, nè da una parte nè dell’altra”. Bene, se non li fischia vuol dire che non fischierà neanche il contatto tra Leiva e calhanoglu anche riguardandolo. Puoi avere la tua opinione sul fallo ma devi rimanere equidistante e ricordarti quello che avevi affermato solo pochi minuti prima.
Al termine del Match, puoi isolare l’episodio e parlarne ma non puoi parlare solo di quello, come se la partita non si fosse giocata e quello fosse l’unico highlight della partita.
Un tifoso della Lazio avrebbe mandato anche i 22 falli non fischiati da Orsato a conferma di un tipo di arbitraggio coerente e costante che coinvolge anche il presunto fallo di Leiva.
Una redazione in buona fede (non parliamo ovviamente di quella di Sky) avrebbe dedicato l’intera serata agli episodi di Napoli-Lazio invece di francobollarli come episodi sfortunati in una partita comunque vinta dal Napoli 5-2: come a dire che non c’è stato match a prescindere.
La stessa cosa, in Lazio-Milan diventa un orientamento del match che impedisce al Milan di reagire.
E allora Spalletti che dà del tifoso a Caressa, oggi torna d’attualità: davvero Sky vuole continuare a mandare Fabio con la sciarpetta a fare le cronache?
Magari lui non se ne accorge neanche ma ricordiamoci tutte le volte che ha ignorato la Lazio da terza, seconda e prima in classifica, preferendo parlare del futuro dell’allenatore della Roma, magari settima a distanza siderale dal primo posto.