Quella del 16 novembre 1929 è una data storica per il mondo delle corse automobilistiche: nasce la Scuderia Ferrari. Enzo Ferrari, giovane pilota modenese con una passione sfrenata per le automobili e i motori, decise di fondare una squadra dedicata ai piloti amatoriali. In un periodo segnato dalla Grande Depressione, il coraggio di Enzo lo portò a costituire la Società Anonima Scuderia Ferrari insieme all’avvocato Enzo Levi, definendo i dettagli su un semplice tovagliolo in un ristorante. L’obiettivo era chiaro: far competere i propri piloti con auto Alfa Romeo, alimentando il suo amore per le competizioni.
Un simbolo distintivo della Scuderia divenne il Cavallino Rampante, un’icona che Ferrari adottò su consiglio dei genitori dell’aviatore Francesco Baracca, eroe della Prima Guerra Mondiale. Enzo, aggiungendo uno sfondo giallo, colore della sua città natale, Modena, fece di questo simbolo un emblema leggendario.
Negli anni, la Scuderia Ferrari è diventata un simbolo del motorsport, conquistando innumerevoli successi grazie a piloti come Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Niki Lauda, Michael Schumacher, e Kimi Raikkonen. Dopo la morte di Enzo Ferrari nel 1988, la squadra continuò a crescere, affermandosi come una delle potenze dominanti nella Formula 1. Sotto la guida di Luca Cordero di Montezemolo, la Ferrari tornò al vertice nel 1999 con Michael Schumacher, consolidando una stagione di vittorie fino al 2004.
Oggi, le Ferrari sono simboli di esclusività e tradizione, mantenendo il caratteristico “rosso corsa” che ne ha segnato la storia. Tra i collaboratori storici del marchio spiccano nomi come Pininfarina, Scaglietti e Bertone, che hanno contribuito a creare auto iconiche apprezzate in tutto il mondo.