?La Women’s Tennis Association (WTA) non tornerà in Cina quest’anno, e nel frattempo cerca disperatamente una soluzione con la Cina sul caso Peng Shuai ??(ha confermato il CEO della WTA Steve Simon).
Lo scorso novembre, la star del tennis Peng temeva di essere tenuta in isolamento dal governo cinese dopo aver accusato il vicepremier in pensione, Zhang Gaoli di averla costretta a fare sesso durante una relazione occasionale durata anni‼️. Peng, tre volte campionessa olimpica, in seguito ha negato di aver presentato la denuncia per aggressione sessuale?.
⏸La WTA ha preteso un’indagine approfondita e trasparente sulle accuse di Peng e ha sospeso tutti i tornei in Cina per la sua sicurezza?.
⛔️”Rimaniamo impegnati per trovare una soluzione“, ha detto Simon a The Tennis Podcast.
“Vogliamo chiudere la questione cercando di far sentire Peng a proprio agio e pacificare i raporti con il governo cinese. Non ci allontaneremo dalla Cina. Abbiamo sospeso le nostre operazioni in questo momento e continueremo a farlo fino a quando non arriveremo a una risoluzione. Speriamo di tornare lì nel 2023 con i progressi compiuti nel tempo. Questa sarà una vittoria per il mondo se riusciremo a farlo”.
I media controllati dal governo cinese⚠️, si sono scagliati contro la WTA su Twitter ☂️dopo aver annunciato il divieto generale l’anno scorso, accusando l’organo di governo di “mettere in scena uno spettacolo esagerato” e “sostenere l’attacco dell’Occidente al sistema cinese”.
Ma Simon insiste⚡️ che l’organizzazione non abbandonerà il problema fin quando non sarà risolto al 100%?.
Fonte: EDITION.CNN.COM